Imprenditrice incatenata a Chiodi: "Facciamo insieme qualcosa per le donne sole"

13 Giugno 2011   14:27  

Continua la protesta della donna che si è incatenata davanti a Palazzo Silone. Lei è Maria Carmela Di Campli, 62 anni, imprenditrice agricola di Lanciano. La donna è vedova dal 2002, ed è titolare di una azienda con sei ettari di terreno che, a regime, potrebbe dare lavoro a 100 persone tra dipendenti e indotto, oggi sopravvive con una pensione che reinveste tutta nell'azienda.

Oggi con un cartello nuovo Maria Carmela si rivolge a Chiodi: "Fare qualcosa per tutte le donne rimaste abbandonate, donne "sepolte" che non si vedono."

L'imprenditrice chiede un intervento che possa ridare dignità a queste persone. La richiesta diretta è a Chiodi, fare insieme qualcosa.

Nei giorni scorsi il suo appello all'assessore Febbo, cui l'assessore ha subito risposto

I 6 mila euro di contributi europei ricevuti negli anni scorsi non sono bastati per l'ammodernamento degli impianti. Il timore della donna, ora, è quello di dover svendere l'attività.


montaggio di Marialaura Carducci


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