In Abruzzo arriva la stangata sull'Irpef, aumenti fino a 114 euro

Aliquota alta a causa dello 0,50% in più per il debito sanitario

27 Marzo 2012   11:41  

Anche in Abruzzo arriva la stangata sull’Irpef. Busta paga di pensionati e dipendenti  più leggera a causa del pagamento delle addizionali regionali e comunali.

Una famiglia media paga fino a 371 euro per l’addizionale regionale (62 euro in più), mentre per quella comunale si prevede un passaggio da 129 a 177 euro medi dove l’aliquota aumenta. E fra tre mesi si deve pagare la prima rata dell’Imu (ex Ici).

Sul tema fiscale interviene con un'analisi dei dati, Roberto Campo, della Uil Abruzzo.

 Aumento dell’Irpef = più ingiustizia e più recessione

Inesorabili, gli aumenti dell’addizionale regionale Irpef decisi dal Governo Monti nell’ambito della manovra “Salva Italia” (+ 0,33) sono diventati operativi. Con tutto il loro carico di ingiustizia (le tasse le pagano prevalentemente quelli cui si applica il sostituto d’imposta e non c’è nelle tasse locali progressività in rapporto al reddito) e di recessione (i consumi interni, già depressi, saranno ulteriormente scoraggiati). 

Abruzzo nel gruppo dei secondi più tassati

L’addizionale regionale Irpef in Abruzzo passa dall’1,4 all’1,73. Le regioni in cui questa tassa è più alta sono Calabria, Campania e Molise (2,03, per effetto di un aggravio dello 0,3 scattato a causa del mancato rispetto dei rispettivi piani di rientro dall’extra-deficit sanitario). Le regioni più virtuose sono all’1,23. L’Abruzzo non è più la regione più tassata d’Italia, come lo era stata in passato, ma è comunque tra le regioni in cui le tasse sono elevate, in un Paese in cui chi paga le tasse, ne paga tante, mentre il numero degli evasori rimane mostruoso.

(Sull’addizionale pesa lo 0,50 per cento che l’Abruzzo paga per ripianare il debito della sanità pubblica e che la Regione ha preferito non rimodulare malgrado il “sacrificio aggiuntivo” chiesto agli abruzzesi e la pressione fiscale già alta, si calcola al 52%-ndr)

 

L’aliquota piatta delle tasse locali distrugge la progressività del fisco

Più cresce il peso del fisco locale rispetto a quello nazionale, meno la tassazione ha quel carattere di progressività in rapporto al reddito previsto dalla Costituzione, perché la stragrande maggioranza delle tasse regionali e sub-regionali sono ad aliquota unica.

 

La soluzione c’è: modulare l’addizionale regionale Irpef

Questa situazione non è senza alternativa: le Marche e la Lombardia hanno modulato l’addizionale regionale Irpef, a parità di gettito, facendo pagare di più i redditi più alti e meno quelli più bassi. Cgil, Cisl, Uil chiesero all’Assessore al Bilancio, Carlo Masci, di studiare un analogo meccanismo per l’Abruzzo. L’Assessore rinviò ad aprile, per avere prima la certificazione del pareggio dei conti della sanità: ci siamo. Il Presidente Gianni Chiodi ha accettato che il fisco sia nell’agenda delle priorità del Patto per lo Sviluppo dell’Abruzzo, che verrà varata venerdì 30 marzo. È ora di provarci davvero. Per ragioni di giustizia e di economia: gli eccessi fiscali sono recessivi, la crescita deve essere il nostro obiettivo numero 1. Un buon accordo sull’addizionale regionale Irpef può essere d’esempio anche per il fisco comunale.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore