In Abruzzo non c'è più lavoro. Altri 55 esuberi all'Iper di Pescara

Non si ferma l'emorragia di impiego

25 Novembre 2014   07:16  

Nuovo grido di allarme dei sindacati per i centri commerciali che si concentrano a Citta' Sant'Angelo, nel pescarese.

Dopo i 12 licenziamenti di Brico center e lo sciopero promosso per i lavoratori di Mondo convenienza per denunciare le infrazioni contrattuali che l'azienda metterebbe in atto, si annuncia una riduzione di personale all'interno dell'Iper Pescara.

Nel corso di un incontro convocato per la cessazione del terzo anno di mobilita' con le tre organizzazioni sindacali, Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs, rappresentate da Davide Frigelli, Lucio Cipollini e Mario Miccoli, Finiper ha dichiarato 55 esuberi.

I rappresentanti sindacali hanno bocciato la proposta dell'azienda, dichiarandola irricevibile, e hanno indetto un'assemblea con i lavoratori, che hanno partecipato in massa, decidendo che non sara' accolto un eventuale ammortizzatore sociale piu' elevato del 21 per cento e che l'azienda dovra' rivisitare il numero degli esuberi e aprire la mobilita' volontaria incentivata.

Negli ultimi tre anni l'organico dell'Iper Pescara si e' gia' ridotto, dopo una dichiarazione di esubero di 48 unita'.

L'obiettivo e' stato raggiunto tra la mobilita' volontaria, la fuoriuscita di altre persone, e la solidarieta' al 21 per cento. Oggi i dipendenti sono 247.

Frigelli definisce "esagerato" il numero dei 55 esuberi, parla della "amarezza dei lavoratori" nell'apprendere la notizia e della loro "delusione nei confronti dell'azienda, a cui hanno dato molto".

Sottolinea infine che "siamo in una situazione di vero allarme sociale".


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