Inaugurazione Thales Alenia Space, Airaghi (ASI): settore che assicura occupazione

03 Dicembre 2013   15:02  

 "Qui c'e' l'eccellenza, Cosmo skymed e' il miglior sistema satellitare di osservazione radar al mondo, quindi in Italia abbiamo grandi eccellenze e riusciamo a difenderle con questi investimenti. In Italia dobbiamo assolutamente tutelare e difendere questi settori di punta che sono quelli che ci garantiranno benessere, occupazione per anni, perche' i programmi spaziali hanno un orizzonte di anni".

Lo ha detto all' Aquila, Marco Airaghi, consigliere di amministrazione dell'Asi, agenzia spaziale italiana, nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo stabilimento Thales Alenia Space.
"Devo dare oggi una notizia buona ed una cattiva - ha aggiunto -. Quella buona e' che ieri abbiamo avuto un consiglio di amministrazione dell' Agenzia spaziale e abbiamo approvato una tranche ulteriore del contratto di Cosmo skymed di seconda generazione, una tranche che possiamo approvare con i residui di bilancio fino a meta' del 2014, poi dovremmo trovare risorse ulteriori per proseguire in questo programma e quindi devo passare alla notizia meno buona. Ieri abbiamo approvato a maggioranza il nuovo bilancio preventivo finanziario gestionale del 2014, basato su un trasferimento del ministero del Miur all' Agenzia spaziale italiana limitato a 503 milioni di euro, all' inizio riceveva circa 800 milioni di euro, poi con le difficolta' finanziarie della nostra nazione si e' passati a circa 600 milioni di euro, 580 nel 2012, dimensione sulla quale l'Asi ha fatto il piano di previsione strategica decennale ma non ha le risorse per svilupparlo, nel 2013 erano stati promessi 530 milioni di euro in realta' con la lettera del Miur ci e' stato chiesto di fare un bilancio preventivo e finanziario 2014 limitando in 503 milioni di euro nell' attesa che ulteriori 27 milioni potessero essere ulteriormente stanziati.

E' evidente - ha osservato Airaghi - che non possiamo chiedere al nostro governo uno sforzo di trovare i soldi nella cornucopia pero' mi corre l' obbligo di sottolineare che in realta' in questi anni lo stanziamento sulla ricerca e' rimasto invariato a 2 miliardi di euro, e' cambiata solo la ripartizione: il ministero della Ricerca si e' mosso privilegiando altri settori rispetto all' Agenzia spaziale che gestisce programmi e che fa da incubatore per la ricerca nel nostro Paese'. 
 "Passare da 580 milioni di euro a 530 apparentemente e' una riduzione del 9% dello stanziamento all' Asi - ha detto sempre Airaghi - la realta' pero' e' molto peggiore perche' di questi milioni 400 sono destinati all'Esa, Ente spaziale europeo, e sono stati definiti da una scelta che si fa in sede di conferenza ministeriale.

L'Asi e' solo un transito di fondi dal ministero per la Ricerca all'Esa. Quindi di fatto quando si parla di 580 milioni di euro significa avere per l'attivita' spaziale italiana 180 milionii di euro, scendendo a 530 significa averne 130, scendendo a 503 significa averne 103, con una riduzione del 40% circa.
Fondi che servono a mantenere i costi di funzionamento delle sedi e del personale dell'Agenzia, di conseguenza il bilancio ha azzerato totalmente ogni programma spaziale, compreso Cosmo skymed di seconda generazione". 

 "Come rappresentante della Difesa - ha ribadito il consigliere di amministrazione dell'Asi - ho creduto necessario marcare una differenza perche' cancellare il programma nazionale significa cancellare ogni programma duale che e' il massimo interesse nella nostra difesa, come ribadito anche recentemente dal Capo di stato maggiore della Difesa.
I programmi dell'Asi sono al momento non finanziati, io credo che una nazione come la nostra che da sempre e' leader nel settore spaziale a livello europeo e mondiale con una tradizione in questo settore riconosciuta da tutti, con una compiuta consapevolezza dell'importanza di queste attivita' che sono esempio in tutta Europa, e il ruolo che si merita di avere in campo internazionale, non possa ovviamente permettersi di rinunciare alla sua attivita' spaziale nazionale.
Io chiedo a tutti di fare sistema Paese perche', consapevoli tutti delle difficolta' economiche del nostro paese, noi non possiamo pero' cedere in un settore di questo tipo. Bisogna fare sistema, cercare di trovare una ripartizione differente nel fondo degli enti di ricerca, tale da garantire alla nostra agenzia spaziale nazionale la possibilita' di compiere il suo lavoro.
Sono certo che troveremo le risorse necessarie. Lo merita questa azienda, i lavoratori e la nostra nazione".


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