Sfollato anche dall'hotel, aquilano si incatena a palazzo Silone

Protagonista lo storico fotografo del Messaggero

01 Febbraio 2011   14:29  

Dopo aver ricevuto ieri la notifica della SGE che invitava lui e sua madre a lasciare l'albergo di Lucoli entro 48 ore, Renato Vitturini, storico fotografo della redazione aquilana del quotidiano Il Messaggero, si e' incatenato stamane fuori dai cancelli di palazzo Silone. 

Proprietario di una casa classificata B, dove i lavori non sono ancora terminati, non sapendo dove andare ha pensato di incatenarsi ''nell'unico posto dove poteva attirare un po' di attenzione sperando nell'intervento del Commissario'' - queste le sue dichiarazioni. Ancora una volta le uniche vittime di normative e lungaggini delle ditte - che hanno preso più lavori di quelli che riescono effettivamente a seguire e portare avanti nei tempi imposti dalla legge - sono gli aquilani.

Troppo esiguo il tempo di preavviso per potersi organizzare con parenti o amici. La normativa vigente, che prevede che trascorso il termine di sei mesi dall’inizio dei lavori gli sfollati perdono il diritto all’assistenza in albergo, sta provocando diversi disagi in città.

Per fortuna nell'ultima ora la protesta è stata sospesa per l'intervento di Antonio Morgante, responsabile della Segreteria del commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, che informerà della vicenda Paola Giuliani - responsabile della funzione assistenza popolazione della Struttura gestione dell'emergenza - e lo stesso commissario Chiodi.

eb


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