Incendi a L'Aquila, si batte la pista dolosa,

01 Agosto 2020   09:34  

Il vasto incendio che sta interessando all'Aquila il quartiere di Pettino e la frazione di Cansatessa non sarebbe collegato a quello divampato ieri, e non ancora domato, sul colle che sovrasta la frazione di Arischia, distante dal capoluogo circa 10 km di strada, ma appena un chilometro in linea d'aria.

Questo elemento, insieme all'orario di inizio delle fiamme, lo stesso dei due incendi, è al vaglio degli investigatori - Vigili del fuoco, Carabinieri forestali e Polizia - che stanno verificando la pista dolosa anche di questo secondo rogo.

Ad Arischia, sono stati trovati dai Cc forestali alcuni inneschi, secondo le forze dell'ordine, quindi, ci sarebbe la regia di un piromane: la natura e le modalità del rogo ricordano quelle dell'incendio che nell'estate 2017 distrusse oltre mille ettari di bosco sul monte Morrone, altro elemento al vaglio degli investigatori.

I centri abitati di Pettino e di Cansatessa distano solo circa 150 metri dal fronte del fuoco; con grande spiegamento di forze si sta lavorando per circoscrivere le fiamme, chiaramente visibili da diversi punti della città.
 
"Invito tutti i cittadini che hanno notizie o hanno visto qualcosa di sospetto a comunicare, anche in forma anonima, alle forze dell'ordine qualsivoglia informazione utile all'individuazione di chi, sciaguratamente, sta mandando in fumo ettari di bosco, patrimonio di tutti": a parlare è il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dopo un sopralluogo a Cansatessa, frazione aquilana interessata dal primo pomeriggio da un vasto incendio nella zona boschiva adiacente le abitazioni.

Le forze in campo già impegnate da ieri nella gestione dell'incendio nel bosco di Arischia hanno dovuto distribuire le dotazioni di uomini e mezzi nei due incendi, chiamando a supporto tutte le forze disponibili; anche il 9° reggimento Alpini, attivato dal Prefetto dell'Aquila, ha messo a disposizione uomini e mezzi a supporto dei Vigili del Fuoco, Volontari di Protezione Civile e Carabinieri Forestali.

"I Carabinieri Forestali - prosegue Marsilio - hanno individuato la zona di innesco dell'incendio di Monte Omo di Arischia, escludendo categoricamente una causa accidentale o di autocombustione. L'incendio, a loro dire, è assolutamente doloso e la concomitanza di innesco con l'incendio di Cansatessa lascia presagire lo stesso disegno criminale".

In campo, a pieno regime, sono stati impiegati 3 elicotteri tra cui quello regionale, 5 Canadair, un Erickson e circa 80 uomini tra volontari, vigili del fuoco, carabinieri forestali; il forte vento ha contribuito al propagarsi delle fiamme che in alcuni momenti hanno raggiunto altezze impressionanti.  


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