Incendio metanodotto, Procura Teramo apre inchiesta

testimone, un boato poi come un jet

06 Marzo 2015   11:47  

Sarebbe il cedimento della condotta all'origine dell'incendio al gasdotto nella frazione di Mutignano nel comune di Pineto (Teramo). L'incendio è stato innescato da un cavo elettrico staccatosi da un palo della luce che è rimasto in piedi provocando il gigantesco rogo al contatto col gas.

Il rogo altissimo è durato per una mezz'ora e si è esaurito progressivamente con la chiusura controllata del gas da parte dei tecnici della Snam.

Poteva essere una tragedia. A salvare i componenti delle due famiglie Ferretti, 11 persone, che vivono vicino al metanodotto incendiato in frazione Mutignano nel comune di Pineto (Teramo) è stata la bufera di vento che ha spostato le fiamme verso valle evitando di investire direttamente le abitazioni.

La Procura di Teramo ha aperto un fascicolo di inchiesta per l'esplosione oggi al metanodotto. Il fascicolo è nelle mani del Pm Scamurra: le forze dell'ordine stanno sgomberando le abitazioni limitrofe all'incendio e hanno posto gli stabili sotto sequestro.

 

"Abito a un chilometro e mezzo dall'incidente: ho sentito un boato immenso poi un crescendo come quello del rumore del motore di un jet, un 'fruscio' impressionante".

E' la testimonianza di Michele Giorgione, che abita su un piccolo colle a poca distanza dal luogo dove è esploso il metanodotto della Snam.


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