Inchiesta su depuratori non funzionanti, indagati cinque vecchi e nuovi amministratori Cam

La Procura: "Utenti pagavano servizio inesistente"

29 Agosto 2014   12:06  

E' giunta a conclusione l'inchiesta della Procura di Avezzano sul sistema di depurazione operato dal Consorzio Acquedottistico Marsicano (Cam), con la notifica di ben cinque avvisi di garanzia.

I cinque iscritti nel registro degli indagati, secondo il Centro, sarebbero tutti amministratori o ex amministratori dell'azienda: l'attuale presidente dell'organo di gestione del Cam, Andrea Ziruolo, il responsabile tecnico Giuseppe Venturini, l'ex direttore amministrativo Luca Ciarlini (in carica fino al 20 giugno 2013), l'ex presidente del cda Gianfranco Tedeschi, in carica fino al 31 ottobre 2012 insieme al componente del Cda, Pasqualino Di Cristofano.

Per tutti, l'accusa è di frode continuata nelle pubbliche forniture: secondo la Procura, nello specifico, gli utenti avrebbero corrisposto al Cam i canoni per la depurazione benché le strutture preposte a tale servizio fossero fuori uso o in parte non funzionanti.

Il settore Ambiente della Provincia dell'Aquila ha mosso ben 46 contestazioni di infrazione amministrativa dal 2011 al 2013, mentre la polizia giudiziaria ha individuato l'esistenza di 47 impianti di depurazione e 42 fosse Imhoff in buona parte perfettamente funzionanti. La Procura sostiene inoltre che sinora non siano stati mai effettuati interventi di manutenzione.

Il caso più eclatante è con ogni probabilità quello del depuratore Pozzillo, che non risulta in grado di garantire adeguata depurazione delle acque che confluiscono nel Fucino, dove è stata riscontrata la presenza di salmonella.


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