Inchiesta sui crolli, a fine mese i primi avvisi di garanzia

08 Settembre 2009   13:50  

Crolli sospetti, a L'Aquila si indaga ancora. E il lavoro della Procura della Repubblica potrebbe essere a una svolta.
Ma non prima di conoscere l'esito delle analisi sui resti di alcuni edifici, primo fra tutti quello della casa dello studente, che si stanno svolgendo nei laboratori dell'Università La Sapienza di Roma.
I rilievi sulla residenza universitaria di via XX Settembre non sono affatto terminati – fa sapere il procuratore della Repubblica Alfredo Rossini.
Il titolare dell'inchiesta ha anche annunciato l'emanazione dei primi avvisi di garanzia per la fine del mese, quando molti aspetti che saranno più chiari daranno la possibilità di individuare responsabilità umane precise, per ora si procede ancora contro ignoti.
L'attenzione della Procura continua ad essere puntata sugli edifici crollati nell'area di via XX Settembre, quella che ha registrato – frazioni a parte - il maggior numero di vittime.
Sondaggi sono stati effettuati dalla squadra mobile, coadiuvata dai tecnici di Protezione civile e Vigili del fuoco, anche sul sottosuolo per capire quanto questo abbia influito sull'instabilità di edifici che, evidentemente, lì non dovevano sorgere.
Lente d'ingrandimento anche al civico 79 di quella maledetta via XX Settembre, dove gli esposti dell'avvocato Cora contro l'impresa che scavava accanto alle fondamenta del suo palazzo, rimasti inascoltati, non hanno evitato la morte della moglie e delle due giovani figlie.

(MS)

 


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