Incompatibilità delle cariche per D'Alfonso, rigettato ricorso M5S

24 Luglio 2018   21:18  

Il Tribunale civile dell'Aquila ha rigettato il ricorso presentato dal M5S, che è all'opposizione in Consiglio regionale, con il quale si chiedeva l'incompatibilità del governatore Luciano D'Alfonso, eletto senatore del Pd lo scorso 4 marzo, con la carica di presidente della Giunta abruzzese.

Il tribunale, secondo quanto si è appreso, ha condannato alle spese legali i pentastellati.

I giudici si erano riservati la decisione dopo l'udienza che si è svolta ieri: nella sentenza hanno accolto la tesi difensiva secondo la quale la scelta tra le due cariche elettive dovrà essere effettuata dopo la convalida da parte della Giunta per le elezioni del Senato della elezione a senatore.

"Siamo soddisfatti, i giudici hanno condiviso integralmente la nostra tesi difensiva secondo cui la convalida da parte della Giunta delle elezioni del senato è il momento cruciale perché dà la pienezza del ruolo".

Così l'avvocato Carlo Montanino, del foro di Pescara, legale del governatore abruzzese e senatore del Pd, Luciano D'Alfonso, sull'ordinanza del tribunale civile dell'Aquila che ha bocciato il ricorso presentato dal M5S in Consiglio regionale sulla incompatibilità del senatore del Pd come presidente della Giunta abruzzese.

"Solo allora scatta la incompatibilità e solo allora il presidente dovrà dimettersi - spiega ancora l'avvocato. D'Alfonso si dimetterà dalla presidenza della Giunta avendo già scelto il Senato.

Con questa ordinanza aumentano le possibilità che in Abruzzo si possa votare a scadenza naturale, cioè nella prossima primavera".

La Giunta per le elezioni del Senato, appena insediata, non ha ancora inviato comunicazioni a D'Alfonso



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