Indagini verso una svolta. Nel mirino il crollo del Convitto

07 Maggio 2009   13:20  

L'indagine sui crolli sospetti in seguito al terremoto del sei aprile, pare essere ad una svolta. Il procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini indirettamente lo conferma oggi, in seguito ad una consueta riunione operativa con i suoi collaboratori, affermando che l'indagine procede speditamente e secondo una tabella di marcia  più breve rispetto a quella preventivata. E allora si avvicina il momento clou, quello di eventuali iscrizioni al registro degli indagati.
A conferma dell'ottimismo del Procuratore va ricordato che ieri è stato definito l'elenco delle strutture pubbliche e private nel mirino della magistratura: sono 140, quasi tutte localizzate nel capoluogo L'Aquila. I sopralluoghi inoltre si sono per ora conclusi e il materiale edile requisito sarà subito analizzato da periti e laboratori specializzati. Tra gli edifici pubblici oggetto di indagine, oltre alla Casa dello studente, all’Ospedale san Salvatore e e alla Prefettura, anche il Convitto nazionale. Il crollo di un ala del centralissimo istituto scolastico ha causato la morte di uno studente di sedici anni, Luigi Cellini. La madre attraverso il proprio legale, l’avvocato Antonio Milo, ha presentato un esposto al procuratore Rossini, in cui si denuncia il fatto che il figlio, ospite di un edificio fatiscente ed obsoleto, ha ricevuto nei giorni precedenti il sisma ripetute rassicurazioni da parte della dirigenza del Convitto, evenienza che indotto il ragazzo a dormire in quella notte del sei parile nella sua stanza del terzo piano, poi crollata.Sviluppi anche sul filone di inchiesta relativo al crollo del palazzo di XX Settembre antistante la casa dello studente: domani mattina in agenda l’interrogatorio di una persona informata sui fatti. L'obiettivo è anche  quello di far luce su una controversia civile tra la società che ha realizzato un edificio al fianco di quello poi crollato, senza il rispetto delle distanze e con una volumetria eccessiva, accusano gli inquilini superstiti.
Sono infine in corso perizie sui cumuli di macerie stoccate a Piazza D'Armi. La triturazione e il successivo conferimento nelle discariche di Lanciano e Pizzoli, lo ricordiamo, era stato sospeso perché, su segnalazione di cittadini ospiti della vicina tendopoli, era stato rinvenuto tra i detriti un ingente quantitativo di materiali pericolosi tra cui l'amianto.

Filippo Tronca

L'indagine sui crolli sospetti in seguito al terremoto del sei aprile, pare essere ad una svolta. Il procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini indirettamente lo conferma oggi, in seguito ad una consueta riunione operativa con i suoi collaboratori, affermando che l'indagine procede speditamente e secondo una tabella di marcia  più breve rispetto a quella preventivata. E allora si avvicina il momento clou, quello di eventuali iscrizioni al registro degli indagati.
A conferma dell'ottimismo del Prouratore va ricordato che ieri è stato definito l'elenco delle strutture pubbliche e private nel mirino della magistratura: sono 140, quasi tutte localizzate nel capoluogo L'Aquila. I sopraluoghi inoltre si sono per ora conclusi e il materiale edile requisto sarà subito analizzato da periti e laboratori specializzati. Tra gli edifici pubblici oggetto di indagine, oltre alla Casa dello studente, all’Ospedale san Salvatore e e alla Prefettura, anche il Convitto nazionale. Il crollo di un ala del centralissimo istituto scolastico ha causato la morte di uno studente di sedici anni, Luigi Cellini. La madre attraverso il proprio legale, l’avvocato Antonio Milo, ha presentato un esposto al procuratore Rossini, in cui si denucia il fatto che il filgio, ospite di un edificio fatiscente ed obsloleto, ha ricevuto nei girni precedenti il sisma ripetute rassicurazioni da parte della dirigenza del Convitto, evenienza che indotto il ragazzo a dormire in quella notte del sei parile nella sua stanza del terzo piano, poi crollata.
Sviluppi anche sul filone di inchiesta relativo al crollo del palazzo di XX Settembre antistante la casa dello studente: domani mattina in agenda l’interrogatorio di una persona informata sui fatti. L'obiettivo è anche  quello di far luce su una controversia civile tra la società che ha realizzato un edificio al fianco di quello poi crollato, senza il rispetto delle distanze e con una volumetria eccessiva, accusano gli inquilini superstiti.
Sono infine in corso perizie sui cumuli di macerie stoccate a Piazza D'Armi. La triturazione e il successivo conferimento nelle discariche di Lanciano e Pizzoli, lo ricordiamo, era stato sospeso perchè, su segnalazione di cittadini ospiti della vicina tendopoli, era stato rinvenuto tra i detriti un ingente quantitativo di materiali pericolosi tra cui l'amianto.

Alcuni palazzi sotto inchiesta: Ospedale San Salvatore, Palazzo di giustizia, ufficio del catasto, Palazzo Belvedere in via Gualtieri d’Ocre, condominio in via XX Settembre numero 79 dove sono morte 10 persone, Casa dello Studente, con le sue otto vittime, in via XX Settembre, condominio di via XX Settembre 123/125, raso al suolo, condominio di via Campo di Fossa angolo via De Bartolomeis, che di vittime ne conta 27, e poi condomini in via Luigi Sturzo, in via Gabriele D’Annunzio, in via San Marciano, in via Roma e in via Sant’Andrea angolo via Cola dell’Amatrice. L’elenco continua con gli immobili di via Scardassieri all’angolo con via delle Aquile, via Poggio Santa Maria e in via Stefano Cantucci. Poi gli uffici comunali e del Giudice di Pace in via Roma 208/A Palazzo Del Tosto, il Convitto nazionale in corso Umberto, e le case in via Milonia numeri 31 e 13/15 condominio Drago. Gli ultimi sequestri sono quelli del palazzo dell’Inail, in via Filomusi Guelfi e in piazza Rocca di Corno dov’è morta una donna.

DA IL CENTRO DEL 15 APRILE

Via dal Convitto giusto in tempo
Un’intuizione geniale, quella di trasferire nella notte del terremoto le quattro giovani promesse del rugby alloggiate al Convitto nazionale di corso Umberto. L’ha avuta Giovanni Alfonsetti, uno dei pilastri dell’Aquila rugby che ha conquistato lo scudetto del 1994 oggi direttore dell’Accademia federale. «E’ accaduto la domenica sera del terremoto, dopo la scossa delle 23 circa che ha preceduto quella tremenda delle 3,32», ha raccontato Alfonsetti.  «Per una settimana non ho fatto altro che rassicurare i genitori dei quattro ragazzi che fremevano per le continue scosse di terremoto registrate in città: “State tranquilli”, ripetevo, “il palazzo del Convitto ha resistito al terremoto del Settecento, non corre pericoli”. Ma domenica sera no», il racconto di Giovanni Alfonsetti, «ho avuto paura anch’io. E ne ho avuta per loro. Lo sciame sismico saliva di intensità, giorno dopo giorno, e io non me la sono sentita di prendermi la responsabilità. E così ho chiamato i ragazzi (uno di Torvaianica, uno di Ortona, uno della provincia di Brindisi e un pakistano, ndr) in piena notte. Erano svegli e preoccupati, avevano appena “ballato” con la scossa delle 23 circa. Ho detto loro di prepararsi. E sono andato a prenderli per portarli via. Sono andato in albergo, al Canadian, e lì ho trovato posto. Altrimenti me li sarei portati a casa».  Un’inutizione geniale, si diceva. «Una botta di fortuna, più altro», racconta ancora Giovanni Alfonsetti, «perché il palazzo del Convitto nazionale di corso Umberto ha subito seri danni e dalle macerie hanno estratto almeno un paio di corpi senza vita. Mi vengono i brividi a ripensarci». Ovviamente, i genitori dei ragazzi in questi giorni non hanno fatto altro che ringraziarlo. «Ma devono essere grati a Dio più che al sottoscritto. Di solito, tratto i miei ragazzi come dei figli. E così mi sono comportato anche quella domenica sera».  Le giovanili. Riparte da Montorio al Vomano, nel Teramano, oggi alle ore 16, al campo Pigliacelli l’attività del settore educativo del rugby aquilano, interrottosi dopo il violento sisma. Il rugby educativo non è altro che il settore giovanile che, quindi, torna in campo per dare un segnale di normalità.  Al termine dell’allenamento è previsto un “terzo tempo” con i ragazzi e con le loro famiglie. Sarà organizzato dall’associazione XV del Presidente.


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