Infanticidio a Civitaquana, il Sindaco: "Siamo sconvolti"

24 Aprile 2014   11:43  

 "La notizia ci ha sconvolti, non ce l'aspettavamo". Reagisce cosi' il sindaco di Civitaquana (Pescara), Angelo Ciarfella, alla notizia dell'arresto di una ventenne del posto accusata di infanticidio in condizioni di abbandono morale e materiale e di occultamento di cadavere. Tra la fine di gennaio e meta' febbraio, quando era al settimo o all'ottavo mese di gestazione, avrebbe abortito con la conseguente morte del neonato, poi occultato con la complicita' di altre persone.
La giovane e' sposata con un 28enne di origine marocchina e il matrimonio e' stato celebrato in Comune. 

   "Personalmente non mi ero accorto della gravidanza - prosegue il sindaco - e in paese non si sapeva dell'arresto anche se negli ultimi giorni qualche voce circolava, e oggi il caso e' emerso attraverso la stampa".
La giovane e' stata sottoposta a fermo il primo aprile scorso, da parte dei carabinieri della compagnia di Penne che si sono occupati delle indagini, e il 3 c'e' stata la convalida. "Sono ragazzi - dice sempre Ciarfella - forse hanno pensato di essere troppo giovani per avere dei figli e questo pensiero ha potuto generare quello che poi e' stato, ma qui speriamo che tutto possa essere chiarito dalle forze dell'ordine e dalla magistratura e ci auguriamo che questa vicenda si ridimensioni, magari appurando che si sia trattato di un aborto spontaneo".
Il sindaco parla della comunita' di Civitaquana come di una "comunita' sana" e della ventenne come di "una ragazza come tante" appartenente a una "famiglia normale".
Quanto al degrado in cui sarebbe maturato l'infanticidio il primo cittadino dice che "questo degrado non si percepisce affatto, non appare"


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