Influenza, ministero, non si chiama 'suina', casi gravi nella media

22 Gennaio 2015   09:50  

"L'influenza suina non contagia l'uomo, anzi, potrebbe accadere il contrario. E' dunque improprio parlare di influenza in questi termini". E' quanto precisa il ministero della Salute in una nota in cui sottolinea come i suini italiani godano "di ottima salute".

Il comunicato del ministero arriva dopo quanto diffuso in questi giorni da organi di informazione "sulla diffusione della variante dell'influenza definita, in modo improprio, suina", ribadisce il dicastero di lungotevere Ripa.

Sull'andamento dell'epidemia "al momento - fa sapere il ministero - si contano 50 persone in terapia intensiva su milioni di casi. Numeri che rientrano nelle normali statistiche".

I virus influenzali che circolano abitualmente nei suini "non sono associabili ai ceppi della variante di influenza H1N1 che stanno interessando in questi giorni la popolazione a livello nazionale".

Inoltre "i risultati dei controlli dell'ISS - continua il ministero - hanno evidenziato come sia piu' facile che questo virus, di origine animale ma oramai da tempo diffuso nella popolazione umana, si trasmetta semmai dall'uomo al suino. E' da escludersi quindi qualsiasi collegamento tra influenza suina e umana".

Il virus H1N1 "si diffonde da uomo a uomo ormai da 5 anni. Gia' nel 2009, all'atto della sua comparsa, l'Organizzazione mondiale per la sanita' animale (OIE) aveva rilevato come la variante H1N1 ceppo California non fosse stato isolato negli animali. Gia' allora il nome di 'influenza suina' - conclude - non era corretto e per questo motivo era stato suggerito di definire tale pandemia 'influenza nord-americana'".


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