"Infrastrutture, fondi decurtati ma Chiodi lo nasconde agli abruzzesi"

11 Aprile 2012   13:04  

"Chiodi, mettendolo nero su bianco, e' costretto a rivedere lo stato dei finanziamenti disponibili per intervenire sulle infrastrutture regionali (strade, ferrovie, porti, aeroporti) ma lo fa in sordina, evitando di comunicarlo agli abruzzesi, nel tentativo di passare inosservato!". E' quanto rivela il consigliere regionale Cesare D'Alessandro (IdV) a proposito dell'adeguamento all'Intesa generale quadro tra il Governo nazionale e la Regione Abruzzo, approvato con DGR n. 147 del 12 marzo 2012, attestante nei fatti la reale disponibilita' di fondi.

"Eppure tre anni or sono (maggio 2009) - ricorda il consigliere di minoranza - quando sottoscrisse l'Intesa quadro aggiuntiva con il Governo Berlusconi, ci inondo' di conferenze stampa, comunicati, promesse di finanziamenti un po' a tutti, sbandierando ai quattro venti un miriade di investimenti: 2 miliardi e 830 milioni per il sistema ferroviario, un miliardo e 877 milioni per il sistema stradale, un miliardo e 453 milioni per il sistema idrico etc... Un totale di 6 miliardi e mezzo di euro!

Oggi, dinanzi alla realta' dei fatti, fa finta di nulla, confidando nella distrazione di molti e nell'oblio dei mille giorni trascorsi. Neanche un accenno, da parte sua, all'adeguamento che certifica l'infondatezza delle promesse fatte.

Noi, pero' - prosegue il consigliere dell'IdV - riteniamo corretto che l'opinione pubblica venga informata: a fronte dei 6 miliardi e mezzo promessi, risultano disponibili soltanto 207 milioni, di cui 93 per la SS 17, per il completamento della Rieti-Antrodoco-L'Aquila-Navelli, 100 per il miglioramento della linea Pescara-Roma e per la linea Sulmona-Chieti-L'Aquila. Neanche un centesimo per tutte le altre opere di cui l'Abruzzo, da sempre carente nelle infrastrutture, ha urgente bisogno. Nulla per la pedemontana Marche-Abruzzo, nulla per la gestione delle acque pubbliche, nulla per tutto il resto.

Chiodi - sostiene D'Alessandro - ripete le stesse 'balle' del 2009, ma si prende altri due anni di tempo, guarda caso, oltrepassando il termine del suo mandato, per reperire i fondi promessi. Stavolta e' piu' prudente e parla 'solo' di un miliardo di euro, ma specificando che cio' accadra' 'se l'iter approvativo non sara' incrinato', ovvero se l'attuale Governo dara' i soldi all'Abruzzo.

Finora - conclude D'Alessandro - ha venduto a tutti un sacco di balle; in molti, per aggrapparsi a una speranza di futuro, gli hanno pure creduto, ma oggi non e' piu' tollerabile prendere in giro gli abruzzesi". 


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