Dopo l'avviso di garanzia a Giacomo Di Pietro, presidente della Ruzzo reti, inquisito per l'inquinamento del fiume di Vibrata, la società si difende affermando che il depuiratore sotto accusa ha funzionato bene.
Idv: "Chiodi chiude la stalla dopo che i buoi sono fuggiti".
In queste settimane il rimpallarsi delle responsabilità tra Provincia, Acquedotto del Ruzzo, Amministrazioni locali ha dato la sensazione di voler giocare allo scaricabarile, e di fronte a tutto ciò abbiamo registrato la totale inerzia di Chiodi".
"Il governatore - continua D'Alessandro - ancora una volta ha dimostrato come non si governa un evento di emergenza come quello dell'inquinamento della costa ad Alba Adriatica.
Per altro, Chiodi è anche il capo della Protezione civile abruzzese. Se da 20 giorni si è scatenato il panico tra i turisti ed il fuggi fuggi generale ha ingenerato tanta rabbia tra gli operatori locali del settore è perché non ci sono state chiarezza e trasparenza tra chi doveva assumere decisioni ed intervenire con immediatezza".