Inquinamento Vibrata: la Ruzzo reti si difende dalle accuse

27 Agosto 2010   17:42  

Dopo l'avviso di garanzia a Giacomo Di Pietro, presidente della Ruzzo reti, inquisito per l'inquinamento del fiume di Vibrata, la società si difende affermando che il depuiratore sotto accusa ha funzionato bene.

Idv: "Chiodi chiude la stalla dopo che i buoi sono fuggiti".

Afferma il vice capogruppo regionale dell'IdV, Cesare D'Alessandroin merito alla sporca vicenda del Vibrata :
 
"Dopo oltre 20 giorni di roventi polemiche a mezzo stampa e tv il nostro Governatore si è recato ad Alba Adriatica ed ha decretato la balneabilità del mare ed insieme ha guarito d'ufficio 85 bambini colpiti da enterite e ricoverati in ospedale, sancendo 'ope legis' che non c'é alcuna attinenza tra l'inquinamento del fiume Vibrata e la loro malattia".
"Nel frattempo però - sottolinea il consigliere IdV - i turisti hanno fatto le valigie e sono piovute le disdette di tanti che dovevano ancora arrivare

In queste settimane il rimpallarsi delle responsabilità tra Provincia, Acquedotto del Ruzzo, Amministrazioni locali ha dato la sensazione di voler giocare allo scaricabarile, e di fronte a tutto ciò abbiamo registrato la totale inerzia di Chiodi".

"Il governatore - continua D'Alessandro - ancora una volta ha dimostrato come non si governa un evento di emergenza come quello dell'inquinamento della costa ad Alba Adriatica.
Per altro, Chiodi è anche il capo della Protezione civile abruzzese. Se da 20 giorni si è scatenato il panico tra i turisti ed il fuggi fuggi generale ha ingenerato tanta rabbia tra gli operatori locali del settore è perché non ci sono state chiarezza e trasparenza tra chi doveva assumere decisioni ed intervenire con immediatezza".


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