Inquinamento post-incendio: il Comune si difende dal Wwf

07 Agosto 2008   16:30  

“Desidero ringraziare l’Associazione cui anch’io faccio parte , ovvero il Wwf, per i richiami che quotidianamente indirizza all’attenzione del Comune di Chieti e dei cittadini circa le possibili conseguenze derivanti dall’incendio di Via Tirino. – E’ quanto afferma l’assessore all'ambiente Bassam El Zohbi. -

Vorrei anzitutto ricordare – prosegue l’assessore - che il suddetto incendio rappresenta solo un tassello di una situazione ben più grave che riguarda l’intera Area Industriale, ormai dismessa, Chieti - Pescara.

Comunque, a parte questo, estendo un ulteriore ringraziamento al quotidiano Il Centro perché solo dalle sue colonne abbiamo potuto finalmente prendere contezza di un certificato Arta che, a tutt’oggi, non risulta essere pervenuto in Comune.

E’ di tutta evidenza, però, che dalla lettura del suddetto certificato delle analisi dell’aria non si riesce a comprendere la fondamentale parte inerente le tecniche ed i punti di campionamento.

In altre parole - specifica l'assessore - non si comprende se i campioni di aria analizzata sono stati fatti sulla colonna in ascesa, in aree soggette ad irraggiamento per prossimità all’incendio, o in aree diverse da quelle dell’incendio ed a che distanza. Pertanto, è chiaro che in situazioni simili la cosa più importante è come si leggono i dati.

Infatti, se ad esempio dovessimo analizzare i valori di monossido di carbonio che il tecnico rileva in prossimità del tubo di scarico delle nostre caldaie di casa, essi risulterebbero talmente elevati da essere incompatibili con la vita umana.

Quindi, i valori senza dubbio elevatissimi che si leggono sulla tabella riportata correttamente dal quotidiano Il Centro, interpretati dal Wwf, si dovrebbe capire a cosa sono riferiti.

Certamente fa bene il WWF a tenere alta l’attenzione così come fa bene a sgombrare il campo da una serie di notizie di stampa che davano per certa la presenza di diossina addirittura fino a San Salvo.

Per fortuna l’Amministrazione Comunale, - prosegue l'assessore El Zohbi - sempre solerte e vigile, non ha mai perso di vista la reale consistenza del problema ed a differenza degli amici del Wwf che  solo oggi l’hanno compreso anche loro, resta in attesa di ricevere dati qualitativi e quantitativi certi sulla presenza di diossina nell’aria interessata.

Infatti, nonostante i tanti fiumi di inchiostro spesi in questi giorni e le numerose interviste televisive rilasciate, solo il Sindaco di Chieti e poi anche la Asl di Chieti hanno tempestivamente comunicato alla cittadinanza le norme comportamentali di corretta prassi da rispettare in situazioni di questo tipo.

Pertanto, come rappresentante del Comune ma, soprattutto, come iscritto del Wwf, sento di dover rinviare al mittente l’accusa di inerzia rivolta immeritatamente all’Amministrazione di Chieti.

Ricordo, infine, agli amici del WWF, che un Comune per assumere azioni di tipo amministrativo o coercitivo nei confronti di terzi o in relazione a certe situazioni di emergenza, sono necessarie segnalazioni e dati certi da parte dei competenti organismi tecnici incaricati sia alla tutela dell’Ambiente, cioè l’Arta, che della salute, cioè la Asl.

Ricordo, quindi, - conclude l'assessore all'ambiente - che il Comune di Chieti è in attesa da parte della Asl di Chieti dei dati definitivi delle analisi effettuate nell’area di Via Tirino dall’Istituto Zooprofilattico d’Abruzzo e Molise .Inoltre, informo che il Sindaco ha deciso di finanziare l’Arta affinché possa procedere all’analisi di campioni di terreno onde accertare o meno la presenza di diossina”.


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