L.A.Q.U.I.L.A tornerà a volare. La città nel 2017

07 Settembre 2009   10:43  

Mentre impazza la cabbala del numero degli sfollati reali, e dunque del numero e pezzatura dei tetti necessari, un futurologo terremotato in attesa di essere portato chissà dove, vede scorrere nella sua sfera magica i fotogrammi dell'ipotetica fiction intitolata ''L.A.Q.U.I.L.A. tornerà a volare''.

Scena madre: migliaia di terremotati, uno dopo l'altro, salgono sul treno con valigie, caciocavalli e pc portatili, salutano col fazzoletto ed emigrano. Si sono stufati di vivere in un immensa periferia di una città con il buco in mezzo. Il lavoro se non fai il muratore, l'architetto, l'idraulico, il palazzinaro, o il dipendente publico, non si trova. Hanno venduto prima di togliere il disturbo, la casa del centro storico ancora inagibile ai grandi immobiliaristi, a 2mila euro a metro quadro. Prima ne valeva anche 8mila euro a metro quadro. Pubblicità.

6 aprile 2017. I turisti a bordo della metropolitana di superficie, finalmente completata con i fondi del post-terremoto, fotografano i ruderi del centro. I soliti raccomandati, rampolli degli ianmovibili bonzi della disfunzione pubblica, gli vendono noccioline e souvenir. La guida dell'ETA, l'Ente turistico abruzzese, come da tradizione, non sa una parola d'inglese, ma parla benissimo l'aquilano stretto.

Nel container del Comune si litiga per le nomine al cda dell'ERA, l' Ente Ricostruzione Aquilana. Si sente odore di rimpasto. L'opposizione chiede a gran voce che vengano rimosse le macerie e si parta finalmente con i puntellamenti, perchè, tuonano in conferenza stampa,  ''i ritardi fin qui accumulati sono una vergogna!''.

Gli abitanti del ghetto antisismico di Preturo giocano sul campo da bocce più lungo d'Europa, la pista dell'aeroporto del G8. L'ex-sindaco Cialente ha un'idea per l'utilizzazione del centro polivalente di Paganica.

Feroci polemiche esplodono anche per la nuova chiesa di Santa Maria Paganica, realizzata in resina nera e verde pisello dall'artista giapponese Toyo Ito, e che a causa del gelo è implosa e si è trasformata in una informe ciambella.

Tensioni tra il capoluogo e il Principato di Roio, nato all'indomani del sisma, in mano ai Cavalieri di Malta, arrivati come volontari a gestire una tendopoli, e mai più andati via. Ora hanno pure mire espansionistiche su Bagno e Monticchio. (segue)

Filippo Tronca

 

 


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