L'AQUILA CHIAMA ITALIA: la manifestazione in diretta

Cronaca e collegamento streaming

20 Novembre 2010   14:12  

  LA CRONACA MINUTO PER MINUTO -

ORE 17.00: Si conclude la diretta streaming di Abruzzo24ore.tv. Gran finale a Piazza Duomo. Alcuni manifestanti hanno attraversato la zona rossa.

Si conclude a piazza duomo la diretta streaming di abruzzo24ore.tv, che ha registrato migliaia di contatti. Tra poco sul sito servizi tg e resoconti.Intanto sul megaschermo in piazza Duomo intanto viene proiettato il video di Francesco  Paolucci con le testimonianze e prese di posizione a favore della manifestazione da parte di importanti esponenti del mondo della cultura, come il regista Mario Monicelli,  Corrado Augias, Margherita Hack, i fratelli Taviani. Molti sono i gruppi musicali e gli artisti di una ex- cttà universitaria e d'arte che stanno animando le strade di solito semi-deserte del centro. Una parte dei manifestanti ha abbandonato il percorso previsto per il corteo e ha imboccato via Sallustio, una strada chiusa perché inagibile dopo il sisma del 6 aprile 2009. I vigili urbani dell'Aquila stanno cercando di intercettare questo gruppo di persone per farli tornare nelle strade messe in sicurezza. Sembra che l'intento di questi manifestanti sia pacifico: avrebbero deciso di percorrere la strada della zona rossa per arrivare prima in piazza Duomo, dove si conclude la manifestazione. Il sindaco Cialente attacca ancora il commissario Chiodi: ''Un danno d'immagine e alla città l'assenza del gonfalone della Regione in corteo, sono molto rammaricato''.

"La nostra città va rifatta dov'è, ma va rifatta in modo sicuro". Così Vincenzo Vittorini, rappresentante del comitato delle vittime del terremoto e della fondazione "6 aprile per la vita, dal palco allestito in piazza Duomo per la manifestazione "L'Aquila chiama Italia". "C'è stata mancanza di prevenzione e di informazione. Per questo non è stata evitata la tragedia. Non ci può essere ricostruzione senza accertare le responsabilità e la verità su ciò che è accaduto il 6 aprile 2009".

  "Case, lavoro e ricostruzione: questa è la nostra rivoluzione", gridano ancora  i manifestanti.  Mentre stanno per cominciare i comizi.

Ricordiamo a conclusione della nostra diretta le principali richieste della legge di iniziativa popolare per la ricostruzione:

TASSE: sospensione per 24 mesi  senza maturazione di interessi, sanzioni e oneri accessori. Il recupero delle somme sospese avviene a decorrere dal 1° gennaio 2020 in centoventi rate mensili di pari importo per un ammontare pari al 40 per cento dei singoli tributi non versati.

CREDITO D'IMPOSTA:  per tre anni, ai datori di lavoro domiciliati nei Comuni del cratere che assumono personale residente nei comuni del cratere con contratto di lavoro a tempo indeterminato 

MUTUI:  sospensione del pagamento dei mutui ipotecari garantiti da immobili fino alla data in cui il mutuatario rientra nella piena disponibilità del bene, ovvero fino alla data di ripristino dell’agibilità.''

TRASPARENZA: Nella proposta di legge si istituisce  una commissione di vigilanza, con tre rappresentanti scelti tra i cittadini, con poteri di accesso e controllo ai procedimenti amministrativi e contabili riguardanti la ricostruzione. Non solo: si consente a tutti i cittadini italiani il diritto di accesso agli atti senza obbligo di motivazione. Tutte le spese e gli appalti devono essere pubblicate su un sito internet in modo chiaro ed esaustivo.

COPERTURA FINANZIARIA:   copertura finanziaria della ricostruzione aquilana, che deve essere certa e costante nel tempo, attraverso una tassa di scopo, e un contributo di solidarietà pari al 2 per cento del reddito imponibile Irpef eccedente i centomila euro.

FONDO PREVENZIONE ED ENERGENZA:  non solo, la legge prevede l’istituzione di un Fondo nazionale per la prevenzione e l’emergenza, finanziato dall’aumento al 20 per cento della aliquota sui redditi da capitale e sui redditi diversi di natura finanziaria. Questo fondo potrà essere utilizzato esclusivamente per fare fronte alle emergenze causate da disastri ambientali o sismici, e per interventi di prevenzione e messa in sicurezza del territorio e degli edifici pubblici e privati.

GOVERNANCE: via i commissari e le ordinanze, tutti i poteri vanno infatti agli enti locali, e al Comitato di gestione composto da rappresentanti di governo regione e comuni del cratere.

 

ORE 16.02: Un fiume nero-verde attraversa la città. Per la questura 13.000 persone

Il corteo è arrivato a piazza Duomo, ma la coda del corteo è ancora a piazza Duomo.  Il numero dei manifestanti   www.abruzzoweb.it è di 13mila persone, fonte un terzo assicurano i comitati organizzatori, aquilani e del cratere. Già sono state raccolte migliaia  di firme a sostegno della legge di iniziativa popolare.
Alla fine commenta un organizzatore, gli unici a non essere qui oggi a manifestare sono i politici di centrodestra, non i loro presunti elettori, e quindi qualcuno a cominciare da Del Corvo, dovrebbe almeno scusarsi. Altri commenti raccolti dal nostro inviato Luca di Giacomantonio in presa diretta: ''Non si sta facendo  nulla per gli universitari, Chiodi predica bene e razzola male, o meglio non razzola proprio'' .

''Questa legge popolare è una svolta, perché l'hanno scritta gli aquilani, e saranno gli aquilani a imporla con le buone o le cattive ai politicanti di Roma''. ''Mi auguro che gli aquilani di centrodestra firmino questa legge, perché al ricostruzione non ha colori politici''. ''Magari fossero tutti di centro sinistra e contro Berlusconi e i suoi lacchè, compresi quelli locali e aquilani''. ''''L'aquila è degli aquilani e la devono ricostruire gli aquilani, siamo tutti d'accordo, ma con quali mezzi''. ''Io personalmente non sto contestando nessuno, sto solo proponendo''. ''Sono tutta inzuppata ma felice, perché qui ci stiamo logorando''. ''Ho il diritto di sapere quando  potrò tornare a casa mia, tra quanti anni, sono vecchia, e questi non stanno facendo un ciufolo...''. ''Gianni Chiodi è una persona capace, Berlusconi ha fatto molto, però non basta, perchè a me sembra  che non si muove più nulla ''


ORE 15.44: Silenzio e applausi davanti la casa dello studente. 15.000 i partecipanti

Secondo una prima stima sarebbero 15mila i partecipanti ala manifestazione L'aquila chiama Italia'' che ora è arrivata davanti la casa dello studente in via XX settembre. Un lungo applauso ha rotto il silenzio in ricordo delle vittime, delle persone morte a seguito del crollo della casa dello studente e degli altri edifici lungo questa via maledetta. Piove in modo insistente. Ad aprire il corteo uno striscione nero-verde con la scritta macerie di democrazia.

ORE 15.22: I terremotati dimenticati di Paganica

E' un grido disperato quello di Nando Galletti, agricoltore, e presidente della Onlus Salviamo Paganica:  ''Il nostro paese - spiega - è in ginocchio. Siamo diventati una terra di conquista, ci hanno espropriato le terre, il centro è un rudere pieno di macerie, con la pioggia sta crollando tutto. Ci sono 74 single dentro le baracche a cui non hanno dato nulla e aspettano ancora un appartamento del progetto CASE. Non possiamo non mobilitarci, per dire basta. I giornali non dicono tutta la verità del dramma che stiamo vivendo Paganica.

ORE 14.59: La parola ai giornalisti e fotografi in corteo

Non poteva mancare oggi a L'aquila l'inviata del tg3 regionale Daniela Senepa che afferma al nostro microfono: ''L'Aquila la sento vicina, ho sentito sulla pelle questa tragedia. Seguo le inchieste che sono la parte emergenza di qualcosa che non va. E' una città che va difesa dai casalesi, e dalla 'Ndrangheta. Questa città ha bisogno di politica nel senso greco del termine. E serve una scossa economica.

Roberto Grillo fotografo aquilano  afferma: ''E' il tono giusto, misurato, sono contento per come finora si sta svolgendo. Se alcuni sindaci non ci sono questo fa parte della democrazia.

Stefano D'Ascoli, giornalista del  Messaggero Abruzzo  commenta: ''Il nostro compito qui, anche se siamo direttamente coinvolti come aquilani, è quello di riferire in maniera puntuale ed oggettiva ciò che accade''.

ORE 15.00: Enrico Letta firma la legge di iniziativa popolare

Tra i firmatari della proposta di legge popolare di solidarieta' nazionale promossa dai comitati cittadini per la ricostruzione dell'Aquila c'e' anche il segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, giunto oggi nel capoluogo abruzzese per partecipare alla manifestazione " L'Aquila chiama Italia".
" E' stato un anno - ha detto Letta - estremamente complicato con tante promesse da parte del Governo e alla fine i risultati sono stati assolutamente deludenti". Letta si e' detto preoccupato per la carenza di idee sul futuro di una terra che era gia' un crisi prima del terremoto. Siamo qui - ha aggiunto - per esprimere la nostra vicinanza all'Aquila". Sulle iniziative legislative e sulle misure di sostegno economiche e agevolazioni fiscali Letta ha suggerimento

di far riferimento al modello Umbria e Marche " che e' stato un esempio di buona gestione da parte die governi nazionali e regionali". (fonte AGI)

 

ORE 14.46: Di Pietro: ''Il governo pensa a tutt'altro''

Afferma Antonio Di Pietro al microfono dell'inviata Rai Daniela Senepa: ''Qui e altrove non si sta facendo nulla, perchè il governo si occupa di tante cose ma  tranne di quelle che interessano al Paese, manca chi guida la macchina e grazie poi che tutto va tutto a palline. Ho visitato il centro, ci vogliono 30 anni a ricostruire di questo passo, servono altri strumenti

Al suo fianco il consigliere Carlo Costantini del'Idv, con una bandiera nero-verde in mano aggiunge: 'I processi decisionali vanno restituiti ai cittadini. Gli aquilani che non hanno colori politici sono qui.  A L'aquila è ancora sospesa la democrazia, gli enti eletti  si occupano di pochissime cose. Tutto è deciso da pochi e con le ordinanze. Ecco perchè serve una legge per la ricostruzione che cambi le regole del gioco''

ORE 14.30 Massimo Cialente, sindaco del'Aquila: ''Sbagliano i sindaci che oggi non sono qui''

''Spero che non vengano solo politici di centrosinistra, esprimo monto rammarico per la presa di distanza della Provincia dell'Aquila e del presidente Del Corvo. E' lui che ha politicizzato la manifestazione e sta danneggiando la città.'' Lo afferma il sindaco Cialente al nostro inviato Luca Di Giacomantonio in diretta streaming.
'' Il meccanismo delle ordinanze non funziona – aggiunge il sindaco -  Manca ancora il prezziario, non si sa quanto sarà finanziato a metro quadro. E' un fallimento terribile. Il non poter ricostruire è una sofferenza terribile per i cittadini, e un costo immenso per lo stato. Serve una svolta''

ORE 14.10 - Migliaia di persone si stanno radunando a piazza d'Armi

Sono 10 mila le presenza previste per la manifestazione nazionale "Sos L'Aquila chiama Italia" che prendera' il via tra qualche minuto. Moltissimi in pullman in arrivo da ogni parte d'Italia. La manifestazione e' stata promossa dai comitati cittadinio per far conoscere le difficolta' ed i problemi in cui versa ancora la citta' ad un anno e sette mesi dal terremoto. Tra le prime delegazioni arrivate davanti a Piazza d'Armi sono quelle di Terzigno (Napoli) e Boscoreale (Napoli). Ad accogliere i manifestanti c'e' una lavatrice gigante fatta in cartone con dei panni appesi e uno striscione con la scritta "Basta speculare sui nostri panni". Dall'altro lato c'e' invece uno stand per raccogliere le firme per la legge di iniziativa popolare elaborata dai cittadini sulla ricostruzione, affinche' si abbiano finalmente regole e fondi certi, diversamente da quanto accade oggi. Imponente il servizio di sicurezza predisposto dalla Questura dell'Aquila per evitare il verificarsi di possibili incidenti.

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore