L'Abruzzo alla Bit: le brochure e la realtà..

L'Assessore Di Dalmazio l'unico ottimista

18 Febbraio 2010   14:59  

Nell'intervista la presidente Stefania Pezzopane spiega come la provincia dell'Aquila si presenterà alla BIT di Milano. In particolare sara' presentata ed esposta al pubblico la "Madonna col bambino", conservata prima del sisma nella Chiesa parrocchiale di Onna. ''Da un lato - spiega la Pezzopane - vogliamo testimoniare la vastità' del nostro patrimonio, ancora intatto dopo il sisma, lanciando anche un appello affinché' non scenda il sipario sulle opere d'arte ancora da recuperare''. Neanche quest'anno mancherà' l'aspetto gastronomico. Oltre alle degustazioni del gelato allo zafferano. prodotto da artigiani aquilani, che allieteranno il pubblico dei golosi nel corso della quattro-giorni, ci sarà' anche la presentazione ufficiale dell'anteprima nazionale di Eurochocolate, che si terra' a L'Aquila il prossimo ottobre.

Certo, sulla Bit e sul turismo abruzzese, va detto anche altro.


Secondo molti operatori del settore, il crollo del turismo registrato quest'anno non è dovuto solo al terremoto, ma al fatto che molti politici, all'indomani del 6 aprile, desiderosi di poter inserire i loro territori nel cratere dell'emergenza e di beneficiare di aiuti, hanno parlato di catastrofe abruzzese, e non di una catastrofe che ha interessato solo una ristretta area della provincia dell'Aquila. E il risultato è stato il crollo generalizzato del turismo a cui poi si è cercato di porre rimedio grazie all'ospitalità prolungata per mesi, e costata decine di milioni di euro, negli alberghi della costa, e lo sradicamento, che si pagherà ancora più caro,  degli sfollati dal loro territorio.

Solo facendo questa implicita e inconfessata premessa l'assessore al turismo Mauro Di Dalmazio può affermare: '' I dati sull’andamento estivo del turismo, a dispetto delle previsioni catastrofiche determinate dal terremoto, hanno confermato una sostanziale tenuta”.

Un ottimistico bilancio, quello dell'assessore che comunque non sembra essere condiviso dal responsabile di Federalberghi della provincia dell’Aquila, Paolo Ernesto Alba: 'La situazione è fosca nei comuni del cratere – spiega - nell’Altopiano delle cinque miglia, nella Valle Peligna e in tutto l’aquilano non c’è stato alcun recupero, anzi c’è una quasi totale immobilità dal punto di vista delle presenze turistiche. Abbiamo perso 2mila posti di lavoro''.

Alla Bit poi si parlerà della candidatura dell’Aquila a Capitale europea della cultura per il 2019. Un obiettivo lontano anni luce, dal punto di osservazione dal cratere sismico, dove intanto si assiste all'abbandono dei centri storici, ancora invasi dalle macerie e transennati,  all'emigrazione di non pochi post-terremotati che qui non vedono più prospettive di vita e futuro, all'incipiente abbrutimento della popolazione in quartieri dormitorio delle miracolose little-town anti-sismiche, con intorno il nulla e che hanno per sempre stravolto il territorio.

A L'Aquila non ci sono luoghi di socializzazione degni di questo nome, i giovani vivono in un deserto urbano e di senso, si incontrano al bar del centro commerciale, dove le risse a tarda sera sono quasi la regola, e la droga corre a fiumi, segno di un malessere crescente.

Una parte importante del patrimonio artistico e architettonico rischia di essere perso per sempre, a causa dei rigori dell'inverno e del gelo che si insinua nelle crepe e rende irrecuperabile ciò che si poteva salvare intervenendo prima e meglio. Gli studenti fuori sede, a proposito di città della cultura, non ce la fanno più a fare i pendolari, e ancora si non si trova la soluzione per trovargli un posto letto in città.

E poi, sempre a proposito di vivacità e protagonismo culturale, c'è la città che tace. Che non prende mai posizione. Le ''lime sorde'', le chiamano da queste parti. Uno spaccato di società interessante per una compiuta fenomenologia del sistema gelatinoso,  che l'inchiesta di Firenze ha fatto emergere.

Lime sorde sono coloro che  affittano  a prezzi da usura i loro appartamenti agibili. Lo sono i notabili che hanno avuto in assegnazione un appartamento del CASE, ma non lo usano perché  tanto vivono  in una delle loro ville non intestate. E poi i colletti bianchi che per conto di misteriosi immobiliaristi fanno incetta di appartamenti lesionati  del centro, che i terremotati rassegnati e senza soldi  vendono di nascosto,  ad un terzo del loro valore. E poi la potentissima massoneria aquilana, gaudente conventicola di controllori e controllati,  di alti funzionari dei settori urbanistica e di palazzinari che si apprestano a cementificare i loro terreni risparmiati dalle confische, e che ora valgono oro.

Insomma: di quale città della cultura si pensa di parlare alla BIT di Milano, se queste sono le premesse?

Anche quest'anno alla Bit saranno distribuite quintalate di brochure che narrano e illustrano la bellezza selvaggia dell'Abruzzo, l'incantevole costa dei trabocchi, la regione verde dei Parchi, del vino e dell'orso, del pecorino e della ventricina, dei pastori e delle presentose ecc...ecc...

Già, intanto però i nostri governanti regionali stanno ponendo le premesse per la realizzazione in Abruzzo di termovalorizzatori, si ostinano a non regolamentare l'attività di escavazione, e le cave continuano a divorare le montagne, non contrastano ed anzi assecondano l'assedio del cemento alle aree protette. E soprattutto la Mediterranean Oil & Gas va avanti, di fatto indisturbata, nel progetto Ombrina Mare che prevede spegano gli ambientalsti '' la realizzazione di almeno sei piattaforme, di un oleodotto da asservire al Centro-Oli Miglianico-Tollo dell'ENI, ma anche la lavorazione del petrolio a bordo di un'enorme scavo che oltre ad essere rumorosissimo, deturperà l'atmosfera, il mare, il paesaggio e comporterà un via vai di petroliere a danno del turismo, della pesca, ma soprattutto a danno della salute di decine di migliaia di famiglie, strette nella morsa di due centri di desolforizzazione, uno a terra e uno a largo.''

Uno scenario che stride con quello che si legge nel sito dell'Aptr a proposito del mare d'Abruzzo '' ...chilometri di costa, lungo la quale si alternano arenili dorati e fresche pinete, scogliere, promontori e calette di ciottoli levigati dalla risacca, spiagge animate e festose e lidi solitari dove crogiolarsi in pace. Spiaggia ampia e sabbiosa, un susseguirsi ininterrotto di insenature, baie, spiaggette, scogliere e promontori a picco sul mare con una ricca vegetazione di tipo mediterraneo profumata dalla ginestra.''


 

 


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