"L'Abruzzo che vogliamo", il documento della Coldiretti con le proposte ai candidati alla Regione

16 Maggio 2014   12:40  

Una regione che guardi al futuro e al benessere di imprese e cittadini. E che restituisca all’agricoltura l’importanza di un settore non trainato, ma trainante. Si chiama “L’Abruzzo che vogliamo” ed è il documento che Coldiretti ha consegnato ai candidati alla presidenza della Regione per fornire un contributo propositivo a coloro che si candidano a condurre, come governo o come opposizione, l’Abruzzo per i prossimi 5 anni.
Il documento è stato presentato nel corso di un ciclo di incontri che, nella sede sociale di San Giovanni Teatino, ha visto partecipare tutti i candidati (Maurizio Acerbo, Gianni Chiodi, Luciano D’Alfonso, Sara Marcozzi,
in ordine alfabetico) delle diverse forze politiche.
Ad accoglierli, il
presidente regionale di Coldiretti Domenico Pasetti e il direttore Alberto Bertinelli insieme ai consigli delle federazioni provinciali. Tre i grandi temi al centro del documento - il cibo, l’acqua e il suolo – uniti da un unico filo conduttore: l’esigenza di un Abruzzo che sappia alimentare la fiducia delle famiglie e nel quale torni a contare il benessere dei cittadini e delle imprese serie e virtuose. In proposito, Pasetti ha fornito alcuni spunti di riflessione sull’importanza del settore agricolo che, in Abruzzo, rappresenta il 2,3 per cento del valore aggiunto agricolo nazionale, si caratterizza per la presenza di 66mila imprese su una superficie agricola utilizzata pari a 454 mila ettari. "L’agricoltura abruzzese - ha evidenziato il direttore Bertinelli- oltre a generare occupazione e lavoro contribuisce alla salvaguardia del territorio e alla tutela dell’ambiente naturale. Oggi più che mai, è necessario che la politica guardi questo settore con la giusta importanza e fornisca gli strumenti adeguati affinchè le imprese possano crescere e migliorarsi favorendo così il recupero di competitività per il sistema produttivo".

Da qui, le proposte di Coldiretti per il futuro con l’esigenza di mettere al centro l’importanza del cibo: una priorità realizzabile attraverso l’incremento dell’utilizzo di prodotti agricoli nei servizi di ristorazione collettiva, il riconoscimento del valore dei mercati e dei punti di vendita diretta di Campagna Amica, il diritto allo spazio scaffale per i prodotti della filiera agricola italiana nella GDO.
In proposito, il presidente Pasetti ha evidenziato il valore del Progetto di Coldiretti per la costruzione della filiera agricola italiana chiedendo ai politici di “adoperarsi perché i prodotti a km zero arrivino davvero nelle scuole e nelle mense del territorio”, ha ribadito la determinazione di Coldiretti in tema di trasparenza e ha confermato la ‘tolleranza zero’ verso la contraffazione a tutela del vero Made in Italy e dei migliaia di posti di lavoro che la contraffazione ‘toglie’ all’Abruzzo e all’Italia.
Pasetti ha inoltre fatto riferimento al Piano di sviluppo rurale che dovrà essere uno strumento di ‘sviluppo’ e non di ‘sostegno’ delle imprese; alla necessità del potenziamento dei meccanismi di integrazione tra i fondi comunitari per lo sviluppo delle imprese; alla salvaguardia dell’ambiente in stretto collegamento con il territorio, produttore di cibo e tipicità; all’accesso al credito, problematica tanto sentita dalle giovani aziende agricole; alla necessità della semplificazione degli adempimenti amministrativi attraverso l’attuazione della normativa regionale che consente ai Centri di assistenza agricola (CAA) di presentare le istanze già istruite avvalendosi del silenzio-assenso.  

Quattro incontri importanti, in cui i vertici di Coldiretti hanno rilanciato con forza la convinzione che il "bene dell’Abruzzo passa necessariamente attraverso l’agricoltura e le imprese sane", anche attraverso una serie di iniziative legislative che riguardano: la migliore gestione della fauna selvatica, la valorizzazione delle aree agricole nell’ottica del contenimento del consumo del suolo; l’ottimizzazione della gestione dei rifiuti speciali; la gestione delle pertinenze idrauliche demaniali. "Fin da oggi, - ha commentato il Presidente Pasetti - diamo la disponibilità ad interagire  con il nuovo governo regionale per offrire ai cittadini e alle imprese abruzzesi una traiettoria di futuro possibile, che deve passare inevitabilmente attraverso l’agricoltura e l’agroalimentare. Coldiretti, portatrice di progetti concreti e non teorici, auspica che, chi andrà a governare, sia coerente con l’interesse dimostrato in occasione degli incontri politici appena conclusi".


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