L'Abruzzo nel 2010, un anno tutto in salita

31 Dicembre 2010   14:24  

Un  bilancio del 2010, nel servizio del tg di Rete8 e e nell'editoriale del direttore Pasquale Pacilio.

''Il 2010 in Abruzzo sarà purtroppo ricordato come un anno pieno di problemi e di speranze in gran parte deluse. Un anno che ha visto imperversare la crisi economica con l’impoverimento delle famiglie, con la perdita di migliaia di posti di lavoro, con i giovani che chiedono certezze per un futuro che si fa sempre più incerto e precario.
La luce in fondo al tunnel della crisi non si intravede ancora, nonostante le voci che gridavano all’ottimismo.

Il 2010 è stato un anno in cui la politica in generale ha perso sempre di più i contatti con i cittadini. E la classe politica abruzzese, alle prese con i debiti presenti, passati e futuri, non ha certo brillato nell’interpretare le esigenze e i bisogni che riflettono gli interessi generali dei cittadini della nostra regione. In Abruzzo, lo sa bene tutta l’intera classe dirigente, non solo politica, scontiamo mali che hanno lontane origini.

Stiamo pagando e pagheremo purtroppo errori di ieri ed errori di oggi, il passato e il presente ci stanno presentando il conto da pagare che è sempre più elevato, visto che sono state accese ipoteche sempre più impegnative sul nostro futuro, un cappio al collo che tutti gli Abruzzesi dovranno portare per un bel pezzo.
Se i sacrifici sono necessari, sono indispensabili anche le speranze, soprattutto per i problemi sociali della nostra regione: le gravi problematiche della ricostruzione dell’Aquila, ma anche gli interventi per rafforzare lo sviluppo produttivo e valorizzare la ricchezza delle nostre risorse, il rilancio dell’immagine del nostro turismo, del nostro ambiente naturale, dei nostri luoghi, della nostra agricoltura, dei nostri prodotti, degli aspetti artistici e culturali, dell’ingegno imprenditoriale, della sensibilità e della solidarietà diffuse che si esprimono con forza crescente in tante forme, a cominciare dal volontariato e all’associazionismo.
Tutto questo va difeso e salvaguardato a cominciare dall’anno che verrà.

E per questo 2011 che parte domani un pensiero e un augurio particolare vanno a coloro che soffrono e che questa sera avranno poco da festeggiare perché avranno per compagni il dolore e la solitudine.
A queste persone sfortunate e a tutti gli Abruzzesi, un sincero ottimistico abbraccio con gli auguri più affettuosi per il sereno anno nuovo.

Affrontiamolo tutti insieme, con fiducia e speranza.''

Pasquale Pacilio


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