L'Abruzzo tende la mano a Haiti

14 Gennaio 2010   14:24  

"La fine del mondo", quanto hanno raccontato i sopravvissuti del devastante terremoto che ha reso ancora più povero, il più povero paese dell’America del Sud, Haiti. L'Abruzzo aiuterà le popolazioni terremotate del paese martoriato dal sisma.

Gli Aquilani, lo sanno bene, ma possono solo immaginare un sisma 30 volte più forte di quello che ha colpito il cuore dell’Abruzzo, il 6 Aprile scorso. 7° grado della scala Richter che abbiamo, tristemente iniziato a conoscere. Decine gli Italiani che mancano all’appello, si parla di circa 200 Italiani sull’isola, rintracciati, al momento, 60. Gli Abruzzesi? A parte notizie fortunatamente certe della giovane teramana sana e salva, tutto è ancora da definirsi. Come incerto il numero delle vittime del sisma, 100.000, 500.000, comunque numeri da brivido. La comunità internazionale si è subito mobilitata ed anche la piccola grande Regione Abruzzo che già ha avuto a che fare con il suo di terremoto, ha assicurato, per bocca del presidente Chiodi il massimo interessamento alle popolazioni colpite dal sisma. Venerdì ci sarà un incontro tra le regioni italiane per mettere appunto strategie di insieme che possano dare ulteriore forza agli interventi umanitari. Intanto il sindaco de L’Aquila Cialente parla di flash-back nel vedere le immagini terribili in Tv. "Noi Aquilani sappiamo bene cosa si prova, e siamo vicini a quella gente, perché sappiamo cosa vuol dire in pochi istanti devastazione e tragedia". Dunque aiuti arriveranno anche dai terremotati de L’Aquila. Mentre il presidente, Gianni Chiodi si è fatto promotore, già da ieri, presso la conferenza dei Presidenti delle Regioni di una serie iniziative di solidarietà e di sostegno alle popolazioni di Haiti:"Il nostro pensiero va alle vittime e alle loro famiglie" e ha aggiunto "siamo in continuo contatto con il Ministero degli Esteri e con la conferenza dei presidenti delle regioni italiane attiveremo i sostegni più adeguati alla situazione". Come fare per aiutare? Ci sono le donazioni attraverso Caritas, Unicef, Croce Rossa e Agire, L’Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze. Ci sono i siti internet con i conti corrente. E da Venerdì, gli Abruzzesi sapranno esattamente come restituire ciò che il mondo, pochi mesi fa, ha donato loro. Amore con amore si paga. Soprattutto quando un paese come Haiti non ha le gambe e la forza per risollevarsi da solo. Le parole non bastano per descrivere l’orrore, bastano le immagini per spingere ognuno di noi, a dare un piccolo aiuto ad un paese così lontano e così vicino, perché unito da una tragedia seppur si proporzioni immani rispetto al sisma aquilano. Mai i morti non sono numeri, sono vite, singole e irripetibili.

Antonella Micolitti


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