L'Abruzzo verde attende da anni una legge di riordino del sistema forestale

18 Giugno 2013   12:29  

Nonostante il 40% del suo territorio sia coperto da boschi, l'Abruzzo è l unica regione italiana che non si è ancora dotata di una legge regionale di riordino del sistema forestale.

La mancanza di una disciplina organica di riferimento a livello regionale impedisce agli operatori del settore di programmare in modo efficiente le attivita', determinando confusione di competenze ed eccessiva burocratizzazione delle procedure autorizzative, come nel caso dei tagli boschivi e dei lavori forestali.

Una proposta di legge, alla cui redazione ha contribuito anche la Federazione regionale dei Dottori Agronomi e Forestali, e' stata depositata da un anno in Commissione Agricoltura della Regione, e da allora la categoria sta attendendo che la politica discuta e prenda provvedimenti circa il riordino del sistema regionale.

Alla necessita' di approvare in tempi rapidi una legge che ridisegni gli ambiti di attivita' della categoria sara' dedicata la prima parte della Convention che la Federazione degli Agronomi e dei Forestali abruzzesi ha promosso a Pescara sabato 22 giugno, alla Sala Favetta del Museo delle Genti d Abruzzo, a partire dalle 9.30.

La Convention sara' distinta in due momenti, uno pubblico con tre tavole rotonde sulla legge regionale, sul consumo del suolo e sul dissesto idrogeologico, e la presentazione di un accordo per la formazione con l'Universita' degli Studi di Teramo; l'altra, nel pomeriggio, dedicata invece al riordino delle professioni e ad approfondire i servizi promossi dall'Ordine nazionale per gli iscritti.

Dopo i saluti del presidente regionale Mario di Pardo, la Convention sara' aperta dalla tavola rotonda dal titolo 'Una legge regionale per l'Abruzzo', alla quale parteciperanno il consigliere regionale Ricardo Chiavaroli, relatore del progetto di legge, Giuseppe Farina e Federico Roggero, rispettivamente coordinatore della Commissione sulla Legge forestale e docente alla Facolta' di Giurisprudenza di Teramo.

 "L'Abruzzo sconta un ritardo normativo che e' diventato davvero inaccettabile - afferma il presidente della Federazione regionale, Mario Di Pardo - e la politica, nonostante i segnali di attenzione all' inizio della legislatura, non e' ancora riuscita a portare a termine tale progetto.

In questi anni il legislatore regionale ha proceduto con interventi sporadici, senza pero' intervenire con una normativa organica, che potesse ridisegnare nel complesso spazi e competenze di tutti i protagonisti del settore.

In relazione alla recente riforma delle professioni, la nostra categoria, dimostrando una maturita' significativa, non ha subito la riforma passivamente ma l'ha interpretata con grande spirito di cambiamento, con determinazione e con lungimiranza, cercando di gestire il rinnovamento per favorire l'ingresso e la tutela dei giovani professionisti".

La giornata di studi proseguira' con la convenzione per il riconoscimento dei crediti formativi e per la realizzazione di percorsi formativi destinati agli studenti ed agli iscritti all Ordine, che sara' siglata dal Consiglio nazionale dell'Ordine e dall Universita' degli Studi di Teramo.

A firmare la convenzione saranno il Rettore Luciano D Amico, e Andrea Sisti, presidente del Conaf nazionale. Alla iniziativa interverra' anche Dario Compagnone, preside della Facolta' di Bioscienze.

La parte pubblica della Convention proseguira' con altri tre momenti di discussione: l'intervento di Sebastiano Carbonara, docente di estimo alla Facolta' di Architettura di Chieti-Pescara, che illustrera' in che modo si e' intervenuti per la stima sommaria dei costi per la ricostruzione dei comuni abruzzesi colpiti dal sisma del 2009, e due tavole rotonde conclusive.

 


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