L’Accademia d’Arcadia: concerto di musica barocca al Teatro Comunale de L'Aquila

02 Marzo 2012   11:19  

L'appuntamento promosso dalla Società Aquilana dei Concerti "B. Barattelli" per domenica 4 marzo è dedicato alla musica barocca con un ensemble altamente specializzato l'Accademia d'Arcadia di Milano.

Presso il Ridotto del Teatro Comunale, con inizio alle ore 18, si esibiscono Fabrizio Cipriani, violino; Marco Bianchi, violino; Lorenzo Lio, flauto dolce; Daniele Bovo, violoncello; Filippo Ravizza, cembalo; guidati da Alessandra Rossi Lürig.
L'Accademia d'Arcadia (con strumenti originali) nasce in seno alla Fondazione Arcadia di Milano, completandone e coronandone il lavoro di studiosi e ricerca. L'ensemble si caratterizza per una particolare cura nella scelta dei programmi, per l'attenzione alla riscoperta di inediti, e l'attenzione a esecuzioni storicamente informate attraverso l'attento studio della prassi esecutiva in tutti i suoi aspetti.
Il programma del concerto aquilano vuole proporre brani noti e meno noti della produzione strumentale italiana sei-settecentesca. La riscoperta di questo inestimabile patrimonio nazionale e la sua successiva diffusione su scala mondiale, hanno conferito al barocco strumentale italiano una dignità assoluta. Il programma odierno fa addentrare all'interno di questo mondo compiendo un viaggio di esplorazione costituito da tappe a ritroso. Si parte infatti dall'opera non più barocca di Luigi Boccherini (1743-1805), proseguendo poi all'indietro con i fratelli Sammartini minore: Giovanni Battista (1700-1775) e maggiore: Giuseppe (1695-1750), fino ad arrivare ad Arcangelo Corelli (1653-1713) con l'esecuzione di uno dei suoi brani più celebri "La Follia", ed Alessandro Scarlatti (1660-1725) passando attraverso una "Trio Sonata" di J. S. Bach, una sorta di trasfigurazione bachiana dello stile italiano.

In particolare si segnala che il primo brano in programma, quello di Boccherini, è il "Trio" in fa op. 4 n. 4 che sarà eseguito nella nuova edizione critica curata da Alessandro Mastropietro, il quale così presenta il suo lavoro: "L'esecuzione odierna dell'Accademia d'Arcadia – che ringrazio per la complicità – sarà condotta su un'edizione critica da me curata, sulla base delle fonti a stampa antiche: almeno dieci (da Francia, Belgio, Olanda, Inghilterra, alcune di esse semplici ristampe), fino alla riedizione completa di Janet et Cotelle nel 1824, esse testimoniano del favore con cui vennero accolti questi brani, di esecuzione non proibitiva, di scrittura limpida, e insieme di piacevole ascolto e non privi di raffinatezze e originalità".


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