L'Angolana dei giovani continua a stupire
Del Grosso: "Remiamo tutti dalla stessa parte"
L'ultima vittoria risaliva al lontano 30 gennaio, quando l'Angolana si impose non senza difficoltà sul fanalino di coda Bojano. Da quel momento, una serie di pareggi e sconfitte che sembrava volesse annunciare un ridimensionamento, una resa incondizionata. Ma nel giro di quattro giorni, la giovane truppa di Amaolo ha smentito anche i più scettici, inanellando due vittorie consecutive nel derby col Miglianico e sul difficile campo di Agnone.
Dunque, un inizio di marzo davvero da incorniciare per Alessandro Del Grosso, direttore sportivo nerazzurro che ci tiene però a ricordare: "Anche quando i risultati stentavano ad arrivare, le prestazioni della squadra sono sempre state di altissimo livello. Ci è mancato forse soltanto quel pizzico di esperienza che quando affronti squadre come Santarcangelo e Trivento diventa fondamentale".
Svelata anche la ricetta vincente del club di Città Sant'Angelo. "La nostra forza -spiega Del Grosso- risiede nell'unità di intenti tra società, squadra e allenatore. D'altronde, il Presidente non ci fa mai mancare nulla, il mister è un grande motivatore e, di conseguenza, i ragazzi rispondono sul campo con prove convincenti e grande spirito di abnegazione".
Tuttavia, i play-off non rappresentano affatto un'ossessione. "Il nostro obiettivo primario -precisa il ds nerazzurro- rimane quello della salvezza diretta. Ovviamente, una volta raggiunto, potremo iniziare a pensare a traguardi più ambiziosi. D'altro canto, saremmo degli ipocriti se non considerassimo i play-off alla nostra portata".
Infine, non poteva mancare un accenno alla gara di domenica prossima contro la corazzata Rimini. "Credo che dopo questa trasferta -conclude Del Grosso- sapremo davvero di che pasta siamo fatti. Sarà una partita durissima, ma giocando come sappiamo potremo dare certamente del filo da torcere ai romagnoli. Resta il rammarico per le defezioni di Pirozzi e Cammarata che ci costringeranno per l'ennesima volta a dover scendere in campo senza tutti i titolari".
D.R.
