L'Aquila: Campo di Fossa, la rabbia dei parenti delle vittime

Tutti deceduti i presunti responsabili del crollo

13 Novembre 2010   10:58  

"Penso che l’Italia non sia un paese civile se riesce a digerire senza neanche un piccolo mal di pancia la morte di 23 persone, bambini, ragazzi, studenti, mamme, papà e nonni. Se in sede civile dovessero essere confermate le accuse del Pm, ci troveremmo di fronte a degli assassini senza scrupoli che purtroppo non possono pagare direttamente. È doveroso da parte di noi parenti delle vittime procedere con determinazione alla valutazione delle responsabilità in sede civile per chi non può più difendersi e per cercare di cambiare le cose che non vanno in questo Paese. È ora di finirla con lo scaricabarile e con la cultura fatalista. Ognuno si assuma le proprie responsabilità".

Sono le parole di Pier Paolo Visione, uno dei parenti delle 27 vittime del crollo del palazzo di Via Campo di Fossa, raccolte da Marcello Ianni per Il Messaggero.

E' dei giorni scorsi la notizia della richiesta di archiviazione del procedimento da parte della Procura aquilana, che a conclusione delle lunghe e complesse indagini ha constatato che tutti i presunti responsabili del crollo - progettisti, costruttori e amministratori - sono deceduti.
Si tratta di Alfredo Cortelli, Salvatore Cimino, Mario Fiorentini, Orlando De Rosa, Domenico Colarossi, Luigi Del Beato, Irma ed Eleonora Vespa.

Una doccia fredda per i familiari delle vittime. Notizia aggravata dal fatto che nella relazione stilata dai consulenti tecnici della Procura si parla di "gravi errori di progetto e di calcolo delle strutture che hanno comportato una resistenza sismica delle strutture dell’edificio marcatamente inferiore a quella che avrebbe dovuto avere in base ad una corretta".

Abruzzo24ore.tv aveva raccolto ieri un ricordo di Lorenzo Sebastiani, giovane promessa dell'Aquila Rugby, la cui vita è stata spezzata proprio sotto quel palazzo.

Il lavoro dei magistrati, intanto, procede anche su altri fronti.
Sono state chiuse le indagini preliminari riguardanti i crolli dei condomini di via Luigi Sturzo, via generale Francesco Rossi e via Gabriele d’Annunzio, tutti nella zona della Villa Comunale.
Per il filone relativo all'edificio via generale Francesco Rossi - dove si registrarono 17 morti - sono finiti sotto inchiesta Diego De Angelis, Davide De Angelis e Angela Esposito. Sempre secondo i periti, la struttura, costruita nella prima metà degli anni Cinquanta, sarebbe crollata per errori di progetto e di calcolo.
Responsabilità umane sono state rintracciate anche dietro il crollo della palazzina di via Gabriele D’Annunzio, dove sono morte 13 persone. Indagati per omicidio colposo, in questo caso, sono Filippo Impicciatore, Fabrizio Cimino e Fernando Melaragno.


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