L'Aquila: Capitale europea della cultura 2019, De Santis: "Non diventi anche questo spot elettorale"

14 Marzo 2012   18:18  

"Da mesi e da vari settori della vita sociale e culturale, non solo aquilana, si è sviluppata ed ha trovato sostegni importanti l’Idea progettuale ambiziosa di ottenere la designazione della città di L’Aquila a Capitale europea della cultura nel 2019. Al dibattito culturale non è seguita finora alcun atto amministrativo impegnativo né alcuna espressione politica netta da parte della Regione né da parte del Comune, i Soggetti istituzionali maggiormente coinvolti ed interessati.

Solo ora, con l’approssimarsi delle Elezioni amministrative, torna di attualità il progetto, come tanti altri annunciati in questi giorni, con grande rilievo mediatico, con iniziative, in particolare, del P.D. e di De Matteis."

A parlare è Lelio De Santis, Segretario  I.d.V.  dell’Aquila.

"Proposte ed iniziative, ancorché tardive stante la scadenza di giugno per formulare la richiesta documentata, certamente positive, ma che devono muoversi, più che sul piano della sfida politica, sul piano della concretezza legislativa e della ricerca del consenso generale di tutte le forze sociali, culturali ed istituzionali della città  e dell’intera regione. Non sarà facile vincere la sfida con altre Città che si sono candidate, come Ravenna, Venezia,ecc., - spiega De Santis- se non sarà messo in campo subito un progetto credibile per L’Aquila, che veda il sostegno convinto da parte della Regione, di tutte le maggiori Istituzioni, di tutte le Forze sociali, di tutto l’Abruzzo che deve crederci e vederci una vera, nuova e grande opportunità di rilancio di un modello di sviluppo, imperniato sulla valorizzazione del nostro grande patrimonio storico, artistico, culturale ed ambientale."

"Il Presidente della Regione, Chiodi, ed il Sindaco, Cialente, una volta tanto e nell’interesse della città e della regione, invece di beccarsi su tutto- commenta il segretario provinciale Pdl- potrebbero insieme convocare un tavolo operativo con tutti i Soggetti interessati e definire bene ed insieme, nelle forme dovute e d’intesa con il Governo, il Progetto e la Proposta vincenti."

"Nulla di straordinario- conclude De Santis- ma solo quello che dovrebbe essere normale fare da parte di Chi rappresenta la città al Comune ed alla Regione.

 

 

 


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