L'Aquila, Chiodi incontra l'assemblea cittadina: parlano gli ordini professionali

04 Agosto 2011   14:56  

Intervengono gli ordini di professionali.

L'ordine degli architetti interviene attraverso il presidente, Gianlorenzo Conti: "Due date, 29 marzo e 3 agosto. All'epoca grande euforia perché lei incontrò ordini professionali e Stm mettesse a punto i punti di difficoltà. Poi alla sua uscita i 17 punti sono stati tutti disattesi: edifici di pregio per esempio, fondamentale, per avviare la ricostruzione dei centri storici.

La ringrazio però del documento del 28 luglio, finalmente si impone a Reluis e Cineas di firmare le osservazioni che fanno. I progetti, che ci obbligano al 60% di antisismicità, non sono sicure. Reluis firmi una relazione scientifica. Costringono i professionisti a ridurre la sicurezza al 60% con richieste fino ad oggi anonime. Grazie ad averle rese non anonime."

Paolo De Santis, presidente dell'Ordine degli ingegneri: “Una data storica oggi in cui si parla senza antagonismi. I problemi sono tanti. E' sostanziale dividere il piano di ricostruzione edilizio e quello socio economico. Chiedo questo: abbiamo 2 miliardi e non basteranno.

  • quanto durerà la ricostruzione? Vent'anni almeno.

  • Se ogni anno abbiamo 2 miliardi, quanti ogni anno spetteranno a L'Aquila e quanti a chi ha piccoli danni

  • sicurezza: 60/80% Reluis non può sindacare che quando si supera il 60% pur stando nella limite di convenienza economica

 

Parla poi Daniele Iacovone e spiega il suo lavoro all'interno della pianifiazione della ricostruzione del centro storico dell'Aquila, a sostengo dell'amminsitrazione comunale. Un punto è centrale: "L'amminsitrazione e l'assessore di Stefano hanno presentato una proposta avanzata per distinguere quei lavori che sono conformi al Prg, e quelle che richiedono una pianificazione diversa. Immediata realizzazione, chiediamo, per gli interventi conformi al Prg."

Chiodi risponde: "Il 7 giugno 2011 abbiamo firmato regione, comune e Ministero Economia, un verbale che di fatto spiega come se si fanno i piani di ricostruzione il ministero può elargire più soldi perché verifica a cosa sono destinati. E per questo chiedo i piani di ricostruzione, non perché me ne sono innamorato. Sono disponibile a dare l'intesa anche se mi pesa molto perché sui piani di ricostruzione ci sono interessi enormi.

Per i beni pubblici ho avuto il cronoprogramma, sono tempi lunghi. Mai sotto i 20 mesi. I tempi sono questi, lunghissimi.

Il presidente cita chi ha già fornito al commissario i piani di ricostruzione e cita: Barete, Brittoli, Bussi, Civitella Casanova, Cugnoli, Montebello di Bertona, Popoli, San Pio, (giù fischi....a significare che quei paesi non hanno nulla a che vedere con la realtà devastata dell'Aquila, ndr). Quando arriverà il piano dell'Aquila, di Onna, di Tempera, sarò il più felice di tutti."

 

 

servizio di Barbara Bologna

montaggio di Marialaura Carducci


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