L'Aquila, Forestale sequestra casette abusive post-sismiche "fai da te"

03 Novembre 2011   10:48  

Il Nucleo investigativo del Corpo forestale dello Stato sta procedendo al sequestro di cinque case in legno, posizionate nelle località' San Sisto e San Giuliano, entrambe nel Comune dell'Aquila.

Momento di tensione e disperazione da parte degli abitanti, tra cui anche una famiglia con bambini e persone anziane.

Il provvedimento e' stato emesso dalla Procura della Repubblica dell'Aquila per totale difformità' alla normativa edilizia e per non aver ottemperato procedure stabilite dalle ordinanze emesse dopo il sisma del 6 aprile 2009, che consentiva di realizzare manufatti su un proprio terreno, anche agricolo, ma a precise condizioni, ovvero rispettare le normative edilizie, avere l'abitazione classificata E, cioè essere sfollati a tutti gli effetti.

Da stime ancora approssimative sarebbero invece oltre mille le abitazioni da considerarsi abusive. Il Comune dell'Aquila, in primis il sindaco Cialente ha annunciato il pugno di ferro, e le forze dell'ordine annunciano che nei prossimi giorni proseguiranno ed anzi si intensificheranno denunce penali e sequestri. C'è però chi come il consigliere Roberto Tinari propone invece un condono ''siamo ancora in piena emergenza - spiega - lavoriamo per far stare stare tranquilli i cittadini aquilani, soprattutto i cittadini più' anziani, già' fortemente penalizzati dai criteri indicati dal sindaco per l'assegnazione del progetto CASE e tutti coloro che faticosamente, senza chiedere nulla a nessuno, si sono costruiti case sicure.''

IL COMUNICATO STAMPA DELLA FORESTALE

'' La Procura della Repubblica di L'Aquila ha disposto il sequestro penale di n° 5 manufatti abusivi realizzati dopo il sisma. Ad eseguire i relativi decreti di sequestro è stato il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di L'Aquila, che ha posto nella mattinata di oggi sotto sequestro i suddetti manufatti ubicati tra le locc. San Sisto e San Giuliano nel comune di L'Aquila.

Le opere oggetto di provvedimento penale sono state realizzate sia in assenza di comunicazioni che in mancanza dei relativi prerequisiti essenziali per accedere al diritto della fabbricazione dei manufatti temporanei.

Da specifici accertamenti e verifiche tecniche è emerso, infine, che i suddetti manufatti sono stati realizzati anche in assenza di comunicazione al Genio Civile di L'Aquila a garanzia della idoneità strutturale.

Le indagini svolte dall'A.G., attraverso il NIPAF del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di L’AQUILA, hanno riguardato anche la verifica dei relativi aspetti tecnici ed amministrativi posseduti dai titolati dei manufatti, accertando che in un caso, il titolare di una "villetta", era un non residente nel Comune di L'Aquila.

Gli uomini del C.F.S., in accordo con l'A.G., hanno concesso ai denunciati a piede libero il diritto d'uso degli immobili, fino a diverso avviso delle autorità competenti.''


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