L'Aquila, Giovanni Pagliari: "Ritrovati gruppo e vittoria. Mercato? Ci pensa Di Nicola"

"Vittoria dedicata ai venti eroi che ci hanno seguito"

22 Dicembre 2013   20:17  

“La dedica è per la società ma soprattutto per quei 20 eroi che hanno fatto ore e ore di pullman per venirci a sostenere dal primo all’ ultimo minuto a torso nudo.” Inizia dalle dediche il tecnico Giovanni Pagliari, di ritorno dalla trasferta più lontana del girone. “Già glielo abbiamo gridato dal campo, ma il primo pensiero va a loro. Immaginatevi quanto sarebbe stata lunga la strada del ritorno senza un risultato positivo. A loro va un enorme ringraziamento, da parte mia e di tutto il gruppo.” 

Poi l’ analisi della gara.

“E’ una vittoria importantissima perché abbiamo ritrovato il gruppo insieme al successo. Soprattutto perché è arrivata dopo tre sconfitte e perché abbiamo meritato. Episodi a favore? Sì, ma giusti. Colpiscono perché sono arrivati tutti nel giro di dieci minuti, ma il rigore era netto e l’ espulsione pure. Quello che fa strano, piuttosto, è il rigore netto non concesso a Nocera.

Felice il cambio del modulo.

“Lo dico sempre: è lo spirito quello che determina tutto. Oggi abbiamo cambiato ma in vetta ci siamo arrivati col 4-3-3. E quando ti ritrovi lassù, sinceramente fai fatica a cambiare. Non c’era Carcione e quindi è venuto pure più facile passare ad un altro modulo, considerato anche che ultimamente Claudio (De Sousa ndr) era un po’ troppo isolato là davanti. Infantino ha fatto una partita straordinaria e sono contento per lui. Ma la risposta è stata del gruppo”.

Ciotola per Frediani al primo minuto della ripresa. Perché?

Ho visto un ambiente pesante, avevano preso di mira Marco. Era stato ammonito e stavano reclamando la sua espulsione, volevo più esperienza.

Crisi chiusa?

Quando una squadra che non è costruita per vincere si ritrova lassù, gli equilibri psicologici diventano molto delicati. Tanto che abbiamo vinto su tutti i campi più difficili e abbiamo perso a Nocera. Qualcosa evidentemente non è andato, ora stiamo cercando di porvi rimedio. Di Maio? Nessun caso, è successo anche con Infantino. Ma io sono pagato dalla società per fare delle scelte. A volte si azzeccano, altre no. Ma i capri espiatori non mi piacciono, oggi non è che abbiamo vinto perché mancava Roberto. Piuttosto dobbiamo recuperare come oggi la capacità di giocare con l’ umiltà e la cattiveria giuste. Altrimenti perdi anche con l’ ultima in classifica. Però io dico che è un bene che questo momento sia arrivato a dicembre, perché a febbraio o a marzo sarebbe stato devastante.  

A proposito di Infantino, tutti lo danno con la valigia pronta. Ma oggi ha sfoderato una gran prestazione.  

Bagagli a parte, nel calcio è il campo che conta, le chiacchiere le porta via il vento. I giocatori sono pagati anche per fare grandi partite. E oggi Saveriano lo ha fatto. Poi nel mercato si vedrà. Ma dovrete chiedere al direttore.

Dal mercato Giovanni Pagliari cosa vorrebbe come regalo di Natale?

Ripeto, Di Nicola sa cosa serve. Qualcosa faremo ma non spetta a me parlarne. Mi fido ciecamente del direttore.

L’Aquila quarta in classifica al giro di boa.

Se otto mesi fa mi avessero detto di andare a L’Aquila, vincere un campionato e poi ritrovarmi quarto in un campionato come questo, mi sarei messo a ridere. E invece è tutto vero. E’ una gioia incredibile, anche perché se il gruppo rimane questo, con la compattezza di oggi, sono convinto che potremo continuare a fare bene.

Alessandro Fallocco

 

 


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