L'Aquila, Italia Nostra contro auditorium di Renzo Piano: "Opera inutile e illegittima"

04 Marzo 2012   11:30  

Dopo il ricorso al Tar di qualche mese fa Italia Nostra presenterà un esposto alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti dell'Aquila contro l'auditorium di Renzo Piano che dovrà nascere all'ingresso del Parco del Castello Cinquecentesco.

Nell'esposto, firmato da Fausto Corti di Italia Nostra, si punta il dito sull'utilità dell'opera perché "è stato riattivato il ridotto del Teatro Comunale, dal 2010 esiste l'auditorium del Conservatorio, e in tempi stretti partiranno i lavori per il Teatro Comunale" e sottolinea come " l'opera di circa 900 mq, visto il carattere provvisorio, ha un costo enorme: oltre 6.7 milioni di euro."

L'auditorium, di natura provvisoria, un cubo in legno, lati 20 metri per 20, con 250 posti e pensato per la musica, è stato suggerito dal maestro Claudio Abbado, progettato in via preliminare da Renzo Piano e finanziato dalla Provincia autonoma di Trento per 6,7 milioni di euro. L'auditorium così come pensato inoltre: "E' un'opera aberrante - ha spiegato Paolo Muzi di Italia Nostra - un'aggressione ad un preciso disegno urbanistico degli anni '30."

Al centro delle argomentazioni dell'esposto anche l'illegittimità dell'opera: senza rispetto del quadro normativo l'azione della Provincia autonoma di Trento e della Giunta comunale dell'Aquila, a seguito di una mancata azione del Commissario per ricostruzione gianni Chiodi.

"Il progetto preliminare dell'opera -spiega Fausto Corti di Italia Nostra- è stato donato gratuitamente dall'architetto genovese, progetto esecutivo e definitivo sono invece stati affidati dalla Provincia autonoma di Trento a progettisti dello studio dell'architetto Piano, ad un costo di oltre 756 mila euro, senza bandire una gara, mentre la stessa provincia consente affidamenti diretti solo per realizzazioni il cui costo non sia superiore a 41.300 euro.La provincia di Trento, affida gli incarichi professionali in deroga a quanto previsto dal Regolamento d'attuazione della legge prov. 26/1993." Italia Nostra considera illegittima tale azione: "La Provincia di Trento per agire in deroga -spiega Franco Salvati, ex presidente di Legambiente dell'Aquila, ora nel coordinamento locale di Italia Nostra- avrebbe dovuto essere indicata dal Commissario per la Ricostruzione come soggetto attuatore di donazione e questo non è avvenuto."

"Il Commissario Chiodi, secondo l'Opcm 3782 -spiega ancora Corti che firma l'esposto di Italia Nostra- doveva redigere un piano delle donazioni indicandone i soggetti attuatori, ma  il Commissario non lo fa prima dela decisione dela giunta provinciale di Trento."

Nei mesi scorsi un altro ricorso al Tar, da parte di una delle ditte costruttrici escluse dalla gara per la relizzazione dell'opera, aveva bloccato la nascita dell'auditorium che soprattutto servirà la società dei concerti "B.Barattelli" che aveva il proprio auditorium dentro uno dei bastioni del Castello.

Il Consiglio di Stato ha dato poi ragione alla Provincia di Trento quindi via libera per la realizzazione, ma con l'esposto di Italia Nostra, uno nuovo probabile stop.

b.b.


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