L'Aquila Rugby nel fango: Navarra: "Hanno anche ceduto il titolo sportivo a una società di leasing"
Anche il passato della società non è al sicuro!
"La società non è nemmeno titolare del titolo sportivo in quanto lo stesso è stato ceduto alla soc. Sarda Leasing".
Questo il passaggio più importante della lettera di offerta non vincolante che i Navarra hanno recapitato alla società neroverde il 31 marzo a firma di Walter Navarra.
L'Aquila Rugby 1936 sarebbe quindi una scatola vuota, o meglio, piena solo di debiti e di una piccola costruzione in legno, anche il titolo sportivo sarebbe stato ceduto a terzi per tentare di risanare debiti che spuntano da tutti i lati in queste frenetiche ore di trattative.
Fondamentale a questo punto far chiarezza almeno sul passato visto che il futuro si prospetta quantomeno incerto, come è stato possibile per la società cedere in leasing il titolo sportivo? La propria storia? La propria anima?
Ma ancor prima è vero che è stato ceduto?
I Navarra dicono di si, ascoltando alcuni ben informati all'interno della società che con voce bassa e un po' furtivamente ce lo confermano, noi lo abbiamo chiesto a chi dovrebbe aver "acceso" questo presunto leasing.
Dalla telefonata alla Sarda Leasing di questa mattina abbiamo potuto capire che contatti ci sono stati, se è discusso molto su come poter valutare un bene così importante ma allo stesso tempo effimero.
Risposte che la società del Gruppo BPER non ci ha negato e a breve (speriamo) ci fornirà.
Abbiamo chiesto loro per prima cosa chi ha svolto la trattativa del leasing per la società neroverde, a quando risale la cessione, quanto ne è stato ricavato e quanto tempo ancora passerà prima del riscatto e il ritorno della effettiva proprietà alla società rugbistica aquilana.
La Sarda Leasing è effettivamente una società del Gruppo BPER, lo stesso cui fa parte anche la Carispaq socio di minoranza dell'Aquila Rugby, ma mai come in questo caso le date sono importanti, bisognerà quindi vedere quando sia avvenuta, se c'è stata, la cessione.
Insomma si chiede un po' di chiarezza e rispetto per i colori neroverdi, rispetto per la città del rugby, la sua gente e i suoi tifosi che, forse, si ritrovano ipotecato pure "l'onore".
