L'Aquila Rugby nel fango: la data del 23 Maggio non è vera

Qualcuno rema contro la salvezza nero verde?

18 Maggio 2011   12:49  

Cerchiamo di riportare un po’ di ordine e calma nell’ambiente aquilano. Ieri si era sparsa la voce che il 23 Maggio era stata convocata la società nero verde dalla procura federale.

A quanto si apprende oggi, questa notizia è  assolutamente falsa.

Abbiamo raggiunto telefonicamente Lanfranco Massimi, avvocato che si occupa di parte dei lodi arbitrali.

Qual è la situazione dei lodi aquilani?

Innanzi tutto dobbiamo dire che questo procedimento è protetto dal segreto istruttorio, quindi non dovrebbero uscire fuori notizie che lo riguardano.

E per quanto riguarda la data del 23 Maggio, cosa c’è di vero?

Il procuratore federale, nei procedimenti per illecito sportivo, a seguito di indagini, chiama il sodalizio e se le sue giustificazioni non sono adeguate procede con il capo di incolpazione. Quindi gli informati sui fatti sono L’Aquila Rugby e la procura federale. A me non risulta valida questa data.

E per quale motivo sarebbe stata messa in giro questa voce?

Penso per un recepimento errato di un’informazione non corretta. In questo momento L’Aquila Rugby ha bisogno di tranquillità. Per quanto mi riguarda posso dire che Romano Marinelli ha contattato tramite il mio studio i giocatori che rappresento, per fare i conti dei soldi che devono essere versati.

Abbiamo quindi parlato con Romano Marinelli, attuale presidente nero verde.

E’ vero che l’Aquila Rugby è stata convocata per il 23 Maggio?

Ad oggi non è arrivato ancora nulla. Sinceramente non so come si fanno a dare certe notizie senza una adeguata documentazione. Io posso assicurare che non siamo stati assolutamente convocati.

E i lodi verranno pagati?

E’ normale che verranno pagati. Lo abbiamo già detto da diverso tempo che pagheremo i lodi e sicuramente lo faremo nel tempo giusto.

Se non bastasse, per fare ulteriore chiarezza, abbiamo sentito telefonicamente alcuni esponenti della FIR, che a loro volta hanno contattato qualcuno all’interno della procura federale e la risposta che abbiamo ottenuta è stata lapidaria.

Il problema dei lodi aquilani è al vaglio della procura ma posso dire con chiarezza e senza paura di smentita che ancora non è stata convocata alcuna riunione della procura federale.

Il 23 Maggio, quindi, non rappresenta l’ultima spiaggia per L’Aquila Rugby. Ma quanto rimane allora al sodalizio nero verde? Ci risponde sempre Lanfranco Massimi.

Io direi che entro 15 giorni la società nero verde dovrà sistemare la situazione, almeno per due motivi. Per prima cosa per non essere attaccabili in federazione e in secondo piano per avere poi un potere contrattuale maggiore nel mercato del top 10.

La falsa notizia della data del 23 Maggio, a quanto si dice, ha provocato in federazione non poco imbarazzo, seguito da furiosa rabbia, sia per la sua falsità sia per il segreto che dovrebbe coprire questi elementi.

Ciò che rimane da chiarire è per quale motivo qualcuno, probabilmente ben inserito nel merito della questione, avrebbe voluto far circolare questa falsa notizia. L’Avvocato Massimi la attribuisce ad una mancanza di informazioni. In città, invece, si parla di un probabile disegno più ampio, alle spalle di questa strana fuoriuscita di notizie.

Qualcuno forse sta remando contro L’Aquila Rugby? E se fosse vero, lo sta facendo per favorire qualcun altro? A qualcuno farebbe comodo liberare il posto dell’Aquila Rugby in top 10?

Queste sono le domande che si pone la città. Domande che, per ora, non hanno una risposta.

Quello che invece arriva da Roma, parla di una federazione ormai stanca delle solite manfrine aquilane e di una squadra, L’Aquila Rugby, definitivamente paragonata a quei club secondari che è risaputo non paghino i propri debiti.

La telenovela continua tra ennesimi colpi di scena e ripetute smentite. L’Aquila Rugby, forse, ha qualche nemico in città.

Matteo De Santis


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