L'Aquila. Si riaccendono le speranze ripescaggio

Società al lavoro per coltivare il sogno Prima Divisione

21 Luglio 2011   20:34  

L'AQUILA - Sembrava si dovesse voltar pagina. E invece nel Capoluogo l’ argomento ripescaggio è tornato di gran moda nelle ultime ore. A far decollare nuovamente le speranze della società rossoblù, la bandiera bianca alzata dal Monza, società ai primissimi posti in una ipotetica graduatoria per i ripescaggi, ma alle prese con una crisi finanziaria che, con ogni probabilità, non le consentirà di presentare domanda di ammissione in Prima Divisione. Qualche dubbio sembra attanagliare anche il presidente della Ternana, Longarini, ma quelle circa la compagine umbra sembrano voci destinate a rientrare. Più di una incertezza, invece, sembra stia sorgendo in questi giorni a Prato, dove il presidente Toccafondi sta valutando con estrema cautela la convenienza di un passo tanto importante. Il patron dei lanieri non sarebbe nuovo a prese di posizione simili e l’ unica speranza di ripescaggio per i toscani risiede nel vice presidente Radici, che vorrebbe la categoria superiore per riaccendere un minimo di entusiasmo in una piazza fin troppo appagata da trent’ anni di serie C.

Scenari. Il condizionale è d’ obbligo e tanto dipende dagli esiti dei ricorsi presentati al TNAS da Atletico Roma e Ravenna. Se dovessero essere accettati il monte complessivo delle squadre iscritte in Lega Pro tornerebbe a 77 (78 se viene ammesso in Seconda il Catanzaro). Quindi la Lega sarebbe in qualche modo costretta a varare due gironi di Prima Divisione da venti squadre. La qual cosa aumenterebbe a sette (quattro nuovi più i forfait di Salernitana, Lucchese e Gela)  i posti a disposizione in Prima.

Se i ricorsi dovessero essere rigettati, tanto dipenderà da chi della ipotetica graduatoria getterà la spugna. Se oltre al Monza dovesse rinunciare un’ altra società, per L’Aquila le chances di ripescaggio diventerebbero una certezza. In caso di un solo forfait (quello brianzolo), invece, i rossoblù dovrebbero contendere al Pro Vercelli il quinto posto utile nella graduatoria dei ripescaggi. La posizione dei piemontesi andrebbe valutata rispetto alla storia recente ed ai criteri per la formazione della graduatoria. Bisognerebbe capire come l’ aver ceduto il titolo alla Pro Belvedere Vercelli per ripartire dalla Seconda Divisione dopo il fallimento dello scorso anno possa influire sui punteggi. Per esempio, quale media spettatori degli ultimi cinque anni verrà considerata? Quella della fallita Unione Sportiva Pro Vercelli o quella della Pro Belvedere Vercelli? E la storia di quale dei due club? E poi un ultimo, fondamentale aspetto. Il criterio più importante in tema di ripescaggio è il piazzamento in classifica (50 %). Ebbene, a parità di piazzamento (entrambe quarte in classifica) si predilige la squadra con più punti. In questo caso la Pro Vercelli ha conquistato 52 punti, L’Aquila 49. Ma il girone A era composto da 17 squadre, mentre il girone dei rossoblù da 16, quindi con una partita in meno a disposizione. Chi avrà la meglio?

Grandi manovre.  Così ridisegnato, il quadro d’ insieme potrebbe tornare a sorridere al club del presidente Elio Gizzi, che in questi giorni ha intensificato contatti e trattative per non farsi trovare impreparato all’ evenienza. Innanzitutto per il reperimento delle due fideiussioni da 600 mila euro a garanzia del ripescaggio, per le quali Gizzi ha incontrato ieri la Carispaq ottenendo le rassicurazioni che sperava avere. Poi a livello societario, dove urge un allargamento della base per affrontare i costi del ripescaggio e la conseguente predisposizione di un budget in grado di garantire l’ allestimento di un organico da categoria superiore. Già raggiunto l’ accordo con un paio di imprenditori della costa teramana, andrà concretizzata nei prossimi giorni, invece, la disponibilità ad entrare in società di un costruttore aquilano ed uno romano. Buone nuove anche dal canale laziale. A giorni il generale Coletta, oltre a qualche prodotto del vivaio biancoceleste, dovrebbe portare in dote anche una cospicua partecipazione economica, frutto dell' apporto di un paio di imprenditori vicini al responsabile del settore giovanile laziale. Per l' inizio della prossima settimana è previsto un incontro tra le parti. Se tutto dovesse andare in porto, Coletta molto probabilmente assumerà un ruolo in società (alcune testate laziali parlano della vice presidenza).

Sarà sciolto a cavallo di questo week end il nodo allenatore. Pesa ancora l’ incertezza sulla categoria, ma Vincenzo Cosco è ormai l’ indiziato numero uno per la panchina dei rossoblù. Il ritiro si avvicina ed i tempi stringono. Giovedì 28 luglio si parte per Amandola. Nove giorni e L’Aquila sarà chiamata al primo impegno ufficiale. Ad attenderla la Coppa Italia Tim, in programma il 7 agosto.


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