L'Aquila Smart City, occasione o rischio?

13 Dicembre 2014   16:14  

Le smart city sono le città più vivibili in Europa, dove cioè i costi sono più bassi ed i servizi più efficienti. Questa è alla base di una delle motivazioni che ha spinto, secondo le voci della maggioranza, ad aderire al bando per l'assegnazione dei fondi europei MeetYoungCities con “Si – SpazioIdee”. A disposizione ci sarebbero infatti 125 mila euro, che dovrebbero essere utilizzati principalmente per accelerare il processo di digitalizzazione.

Questo a sua volta dovrebbe diventare il trampolino di lancio per permettere al territorio dell'aquilano di ripartire, nonostante il perdurare delle grandi difficoltà portate dal terremoto del 2009. Tra l'altro la regione Abruzzo potrebbe ritrovarsi, per la futura assegnazione programmata per il prossimo quinquennio dalla Ue, relativamente tagliata fuori dal grosso dei fondi, a causa dei grandi sprechi e l'inefficienza dell'impiego delle decine di milioni di euro provenienti dal precedente stanziamento: troppi scandali e risultati quasi del tutto assenti.

A meno di iniziative spesso locali infatti il problema del digital divide rimane con delle percentuali tra le più alte dell'Italia, dove per i cittadini abruzzesi non ha nemmeno senso cercare in molte zone il vantaggio di sconti sui servizi adsl senza telefono, perché le zone non sono raggiunte se non dai servizi di comunicazione tra i più obsoleti.

Ma nel caso di un ‘effettivo’ progetto Smart City i miglioramenti ci sarebbero in moltissimi ambiti, e non solo su quello della comunicazione, puntando soprattutto ad un ambiente più sano e ad una maggiore efficienza. Alfredo Moroni, assessore della giunta comunale di L'Aquila ha sottolineato che “l'avviso pubblico prevede che vengano intraprese azioni volte a facilitare la programmazione di spazi pubblici, servizi e interventi a valore aggiunto in ambito cittadino, ispirandosi al principio dell'innovazione e che vengano attuati meccanismi di inclusione e partecipazione dei giovani, con particolare riferimento a quelli appartenenti a categorie che, in termini sociali, economici o fisici, soffrano condizioni di minor opportunità, coinvolgendoli in ogni fase di progettazione e realizzazione”.

In perfetta sintonia anche l'assessore all'informatizzazione, digitalizzazione ed innovazione tecnologica, Betty Leone, che ha evidenziato come “il superamento dell’emergenza sta per essere completato” e che “anche nei momenti più difficili, abbiamo comunque programmato interventi finalizzati alla digitalizzazione”. Insomma non si tratterebbe di un capriccio o di una questione di mera visibilità, fanno sapere dalla maggioranza, in risposta alle critiche sollevate dall'opposizione.

 


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