L'Aquila: Venturoni ''libero'' all'Emiciclo

28 Dicembre 2010   10:59  

Revocato l’obbligo di dimora per  Lanfranco Venturoni che da ieri pomeriggio è un uomo libero.

Il gip Guido Campli ha accolto l’istanza presentata nei giorni scorsi dai difensori Lino Nisii e Guglielmo Marconi poiche' ''sono venute meno le esigenze cautelari già evidenziate nella originaria ordinanza applicativa della misura cautelare disposta nei confronti dell’indagato''.

Venturoni torna libero dopo tre mesi, e nell'apertura dei lavori del Consiglio Regionale racconta brevemente le sue vicissitudini relative all'inchiesta che lo ha coinvolto e costretto ad assentarsi dai suoi doveri da consigliere. "La politica non vuol dire disonestà. Impegnarsi in politica non vuol dire incamminarsi sulla via della illegalità". E' uno dei passaggi salienti dell'intervento del consigliere del Pdl. "Quello che è successo a me palesa, con l'evidenza dei fatti e dei metodi, come sia ormai divenuto automatico l'associare l'apertura di una inchiesta alla colpevolezza del politico coinvolto. Curioso come un semplice participio" ha chiarito Venutorni riferendosi all'affermazione 'coinvolto' - che dovrebbe lasciare intendere una assunzione di responsabilità, sia ormai divenuto, per chi fa politica, sinonimo di una condanna. Non è giusto. Così come non è giusto strasformare ogni rapporto tra la politica e l'imprenditoria in una sorgente di malaffare e di affarismo illecito o truffaldino, dimenticando il ruolo strategico e vitale che l'imprenditoria ha per il nostro Paese e, di pari passo, fraintendendo l'attività di chi, rivestito di una delega popolare, cerca di favorire lo sviluppo di quella imprenditoria". Nel suo intervento Venturoni ha difeso a spada tratta il rapporto tra politica e imprenditoria: "In una democrazia sana, quale mi ostino a considerare la nostra, il politico non incontra l'imprenditore per consentirgli affari illeciti e lucrare tangenti o posti di lavoro che possano generare voti, al contrario il politico incontra l'imprenditore perché è da quella forza propulsiva di chi impegna risorse e capitali che nascono quelle spinte alla crescita che il politico, con la sua attività, deve raccogliere, organizzare e rendere il più possibile collettive per il benessere dei cittadini e del Paese".

Di seguito riportiamo l'intervista a Lanfranco Venturoni effettuata fuori dal Consiglio Regionale.


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