Italia Nostra torna all’Aquila con un convegno in cui si è riflettuto con esperti di fama europea sul tema della ricostruzione e del restauro dei centri storici. Il primo mattone, per quanto riguarda il cratere sismico aquilano è una legge che riconosca i centri storici come un unico patrimonio artistico dell'umanità.
In Europa i centri storici, è stato spiegato, si svuotano, tutt'intorno crescono grandi e anonime periferie, e la piazza, luogo d'incontro e ombelico della civiltà mediterranea, viene sostituta dai centri commerciali. O accade come a Dresda, in Germania est, dove il centro storico distrutto dai bombardamenti è stato ricostruito dov'era e e più o meno com'era, ma solo per trasformarlo in un grande out-let attraversato da consumatori, e non vissuto da cittadini. E' un rischio che ora corre anche l'Aquila, è stato sottolineato da più di un relatore, perché di fatto con il progetto case è nata una nuova città, che rappresenta una spinta centrifuga dal centro storico, e impone un ritmo lineari che poco c'entrano con una millenaria sinfonia puntiforme del paesaggio abruzzese.
NEI PROSSIMI GIORNI PUBBLICHEREMO LUNGHE E ILLUMINANTI INTERVISTE INTERVISTE :
Sebastian Storz, Forum fur Baukultur
Alessandra Mottola Molfino, presidente di Italia Nostra
Paola Ardizzola, Musaa
Giuseppe Tosti, Associazione Sisto Moatrodicasa, Perugia