"L'Aquila" com'era, com'è e come dovrà essere presentato ai giovani

28 Marzo 2014   13:27  

Un documentario della città dell'Aquila, un film difficile da girare e da montare dal semplice titolo "L'Aquila".

E' stato presentato oggi alla città ed ai giovanissimi cittadini aquilani della terza media delle scuole Dante Alighieri e Mazzini dall'assessore al turismo del capoluogo Lelio De Santis, dal regista e giornalista Luca Di Giacomantonio e dalla presidente dell'associazione culturale Capoluogo.com, Alessia Bonaduce.

Una presentazione sobria senza le autorità, ma con la partecipazione dei ragazzi che, purtroppo in molti casi, hanno visto quasi per la prima volta tesori che il terremoto ha celato o, purtroppo, distrutto.

"Un viaggio - racconta il regista - nel ricordo di una città magari "noiosa", ma in una città vera che si scontra con la triste realtà di non avere più un'anima comune. Immagini che rappresentano Collemaggio, San Bernardino, Palazzo Margherita ancora intatte e poi il sisma con il suo terribile boato che fa crollare sogni e convinzioni. Ma L'Aquila - conclude Di Giacomantonio - è una città che ha ancora molto da offrire e che dovrà risorgere più bella di prima anche e soprattutto in onore delle 309 vittime del terribile terremoto".

Durante la presentazione l'assessore De Santis sottolinea la valenza per il comune di avere uno strumento come questo documentario per mostrare L'Aquila com'è oggi e per invogliare le persone a tornare a visitarla.

"Noi abbiamo - dice l'assessore - un patrimonio sconfinato, idee e voglia di fare. Nonostante il periodo di crisi nera dobbiamo iniziare a "sfruttare" le nostre emergenze sia cittadine che periferiche come il Gran Sasso e San Pietro della Ienca. Appuntamento prossimo al 27 aprile - conclude l'assessore - con la canonizzazione di Papa Giovanni Paolo II".

L'associazione Capoluogo.com che ha prodotto il film in collaborazione con il nostro portale d'informazione www.abruzzo24ore.tv ha voluto ricordare con la sua presidente, Alessia Bonaduce, che "Questo video è per le nuove generazioni che devono avere qualcosa di tangibile della loro città, per la loro memoria" ed ha poi ricordato l'impegno di istituire il 6 aprile una giornata del ricordo e della prevenzione al rischio sismico, campagna sposata dal nostro portale e per la quale abbiamo già avuto contatti con il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

"L'iniziativa si farà - ha concluso Bonaduce - solo se saremo determinati e sapremo coinvolgere anche le altre realtà italiane che in questo momento subiscono un terribile sciame come il territorio umbro".


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