La vittoria di Pisa, per quanto forse favorita dall'espulsione di un giocatore nerazzurro, aveva probabilmente indotto l'ambiente rossoblù a ritenere che il periodo negativo fosse omai alle spalle, e si potesse riprendere appieno la rincorsa ai play-off.
Contro la Spal, invece, è giunta la peggiore delle smentite: lo 0-1 finale, frutto di un discutibile penalty concesso sul finire di primo tempo dall'arbitro per un contrasto tra Francesco Corapi e l'estense Gentili, e soprattutto la prestazione globale sono state purtroppo indicative di quello che sinora è stato il leit-motiv della stagione rossoblù.
Particolarmente palese, soprattutto, è parsa l'incapacità della truppa di Nunzio Zavettieri di saper imporre il proprio gioco, nonché di saper attuare fino in fondo sul terreno di gioco le pur forti motivazioni che precedono gli appuntamenti da non fallire assolutamente.
Manovra lenta e prevedibile, tendenza a lasciare troppo l'iniziativa all'avversario e ad agire troppo di rimessa, poca lucidità nell'organizzare le azioni offensive e scrsa concretezza. Tutte componenti emerse anche contro la Spal, e probabilmente accantonate troppo in fretta dopo l'exploit dell'"Arena Garibaldi".
I play-off, pur ancora possibili matematica alla mano, stanno tuttavia diventando un obiettivo man mano meno concreto. E' d'obbligo continuare a crederci fin quando sarà possibile, ma più partite passano più emerge prepotente il dubbio che quest'Aquila non sia davvero in grado di spiccare il volo.
Lorenzo Ciccarelli