L'Aquila, la mobilitazione per le elezioni primarie inizia da Facebook

Nel 2012 le comunali nel capoluogo

06 Giugno 2011   13:54  

E' già campagna elettorale a L'Aquila. O forse lo è sempre stata, negli ultimi due anni. Ma ora iniziano a scaldarsi i motori, a meno di un anno dalle elezioni comunali.

E nel centrosinistra sono già in molti a chiedere le primarie per tentare - quello è l'obiettivo, diciamoci la verità - di scalzare Massimo Cialente. Altrimenti sarebbe naturale una sua ricandidatura, essendo sindaco uscente al primo mandato.

Lo ha già fatto ufficialmente Sinistra e libertà, ma anche all'interno dello stesso Pd c'è chi scalpita per sostituire Cialente con Giovanni Lolli. Certo, senza un passo indietro del primo sarà difficile imporre il secondo, che comunque non entrerebbe mai in competizione col suo ex compagno di banco a Montecitorio.

"Avremmo dovuto essere noi, tre mesi fa, a chiedere le primarie" sussuranno nell'entourage del sindaco "Massimo non doveva aspettare che fossero gli altri a chiederglielo".

Ma intanto, mentre nei partiti cominciano le tensioni, è il popolo della rete, quello cioè della cosiddetta società civile, a lanciare le elezioni primarie per la scelta del candidato sindaco.

Su facebook Stefano Frezza, storico esponente della sinistra aquilana e attivista dei comitati nati all'indomani del terremoto, ha creato la pagina "elezioni primarie a L'Aquila" alla quale hanno aderito appena una cinquantina di persone ma ben determinate tra le quali figurano anche rappresentanti, istituzionali e non, del centrosinistra.

Chiedono che sia data voce ai cittadini, dopo l'entusiasmo delle esperienze di Milano e Napoli e che si metta fine ai "diktat degli apparati politici". Dal gruppo non è facile intuire quando e come si svolgeranno le primarie o quali siano le intenzioni dei promotori, e infatti molti commentatori lo fanno presente.

Fra questi il presidente dell'Asm, ed esponente dei Comunisti italiani, Luigi Fabiani, che scrive: "Quali sarebbero i criteri? ogni partito dice il suo (i suoi) candidato/i? Ogni cittadino si può candidare? numero chiuso o aperto? bisogna avere un tot di firme di appoggio o, meglio (peggio), uno o più partiti a supporto? e le liste civiche? quante e con quali credenziali? c'è il rischio di avere almeno 10 candidati tra gli ufficiali (partiti) e i 'nuovi'!".

Mimmo Bafile, storico esponente del Pci e già vice presidente del Consiglio regionale, fa giustamente notare: "Questa degli apparati politici è proprio bella! Di quali apparati si parla di quelli che non ci sono più? Le primarie a L'Aquila si sono fatte già fatte, anche con una buona partecipazione, allora che cosa si vuole?".

Tra i commentatori anche il prorettore Giusi Pitari, che da molti viene data come papabile candidato sindaco nel caso in cui i comitati cittadini, dei quali è stata da subito una delle anime più vivaci, dovessero tradursi in un cartello elettorale.
"Direi che anche il candidato delle liste civiche possa essere deciso tramite primarie, sennò qui le liste civiche non fanno altro che disperdere i voti" è il suo pragmatico commento.

Ma la bacheca della pagina è affollata anche di commenti di cittadini qualunque.

"Primarie di coalizione, con il meccanismo che ha funzionato tanto bene a Milano e altrove, senza inventare nulla di nuovo. Questo è quello in cui spero" scrive Gino.

Tra gli interventi che suscitano stupore c'è quello del consigliere comunale del Pd Antonello Bernardi che scrive: "Cominciamo a parlare un linguaggio che ci appartiene, non gettiamo al vento questa grande opportunità, cittadina e nazionale". Ma come, non sei uno di quelli che un mese fa ha riconfermato in Consiglio la fiducia al sindaco? gli fa notare Alessio.

E' il bello della democrazia!

(MS)


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore