L'Aquila: la 'ndrangheta sulla ricostruzione privata. Quattro arresti, c'è anche un aquilano

Il reato: concorso esterno in associazione di stampo mafioso

19 Dicembre 2011   14:26  

Un'operazione congiunta del Gico della guardia di finanza e della squadra mobile dell'aquila, coordinata dalla Procura della Repubblica e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L'Aquila ha portato all'arresto in carcere, disposto dal gip Marco Billi, di 4 persone legate al modo dell'imprenditoria aquilana che, secondo le indagini, hanno contribuito concretamente all'inflitrazione negli appalti della ricostruzione privata aquilana, della cosca ndranghestisa 'Caridi-Zincato-Borghetto' inserita nella più ampia 'Locale' dei 'Libri', radicata nel territorio reggino. Gli arrestati sono V.A. di 45 anni ; V.M. di 38 anni e I.F. di 58 anni , di Reggio Calabria, e l'aquilano trentaquattrenne Stefano Biasini, da tempo nel mirino della Procura distrettuale antimafia dell'Aquila. Biasini, già nelle prime indagini della procura di reggio calabria che due anni fa portarono all'arresto di 34 persone, emerse come gancio per la penetrazione della 'ndrangheta negli appalti della ricostruzione.

Biasini è amministratore unico della ditta Tesi costruzioni, che ha sede all'Aquila, e secondo le indagini di Reggio Calabria “sarebbe stata utilizzata per aggiudicarsi i lavori da cedere poi in subappalto, ad altre due imprese la Edil Br costruzioni e la Lypas che operavano sotto il diretto controllo di Caridi.

Ai quattro arrestati è contestato il reato di concorso esterno in associazione di stampo mafioso.

Nell'indagine un ruolo centrale ha avuto l'uso massiccio delle intercettazioni telefoniche e fondamentale è stata L'azione congiunta del monitoraggio delle imprese effettuato dalla procura dell'Aquila e l'attività investigativa di Squadra mobile e guardia di Finanza. I quattro erano riusciti a far penetrare la'ndrangheta nella ricostruzione leggera di due condomini. In tutto sono 15 i cantieri cui hanno tentato di infiltrarsi.

Le attivita' del Gico dell'Aquila eseguite in collaborazione con lo Scico della guardia di finanza di Roma hanno riguardato 31 persone fisiche, 10 giuridiche e hanno portato al sequestro di 4 societa', 8 automezzi, 5 immobili, 25 rapporti bancari, per un valore complessivo di oltre un milione di euro.

Nell'intervista: Alfredo Rossini, Procuratore capo dell'Aquila

B.B.

immagini Marialaura Carducci


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