L'Aquila, le opposizioni: "Le legge Barca blocca la ricostruzione e Cialente è connivente"

L'Aquila città aperta, Udc, Prospettiva 2022 e insieme

11 Luglio 2012   12:19  

"In altri tempi il sindaco Cialente si sarebbe stracciato lo vesti e oggi tace. E' connivente o inutile?" Le opposizioni in consiglio comunale, "L'Aquila citta' aperta", Udc, "Prospettiva 2022"  scendono in campo per denunciare lo stato difficilissimo in cui versa L'Aquila dopo che, mentre a Roma il ministro Barca presentava la cosiddetta legge per la ricostruzione, a L'Aquila il consiglio comunale ne approva emendamenti.

"Una legge che non è una legge e che ci fa tornare indietro – spiegano - riportando in essere scelte che lo stesso sindaco Cialente un anno fa osteggiava con forza.

Nella legge sulla ricostruzione che di fatto è un emendamento al Decreto-legge n.83 “Crescita”, attualmente all’esame delle Commissioni riunite VI e X della Camera dei Deputati tutto riemerge il per la ricostruzione un finanziamento che è definito contributo, avversato in ogni modo da Cialente che voleva e ottenne per la città l’indennizzo. Contributo significa che per ricostruire si andrà a bando di gara, pubblica, europea con il pregio della trasparenza ma con il danno per i privati di non poter scegliere il progettista, e per la città di anni per l’emenazione del bando, e conclusione dello stesso, con eventuali stop per ricorsi al Tar e soprattutto la concreta e grave possibilità di ribassi, con la conseguenza di una ricostruzione scadente.

Le opposizioni parlano poi di un vero commissariamento dello stato: “Va via Chiodi, che era un delegato, per dare spazio ad un commissariamento statale a tutti gli effetti. E con chi parleranno i sindaci, con il governo?” Sindaci che già stamane, soprattutto quelli del cratere, sono tornati a riunirsi perché resta reale e drammatico il rischio della mancata ricostruzione della case dei non residenti. “C’è un silenzio inquietante – ha spiegato il consigliere comunale Giorgio De Matteis – del sindaco, dell’assessore Pezzopane, del deputato Lolli, un silenzio preoccuopante di fronte ad una legge, che commissaria questa città. Un silenzio che dimostra come per tre anni questa amministrazione che urlava contro chiodi e il governo, ci abbia preso in giro.”


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