L'Aquila: le primarie bufala. D'Eramo contro Properzi: "Facce e metodi da Prima Repubblica"

08 Marzo 2012   09:20  

Ebbene sì, anche Luigi D'Eramo ha osato pronunciare quella locuzione che aveva fatto saltare dalla sedia alcuni maggiorenti del Pdl aquilano: Prima Repubblica.

"Mi sembra tanto una pagina da Prima Repubblica, sia nei volti che nelle metodologie che sono state applicate in queste ultime ore" ha detto ieri l'esponente de La Destra, commentando l'atteggiamento "schizofrenico" (sono sue parole) di Pierluigi Properzi, che "soltanto lunedì aveva tenuto una conferenza stampa in cui annunciava la sua partecipazione alle elezioni primarie".

"Non credo – ha proseguito D'Eramo - che L’Aquila in un momento così difficile possa permettersi di assistere a situazioni di questo tipo ma di ipotizzare che candidati che nell’arco di poche ore in spregio al rispetto della città cambino idea. Non voglio credere che potentati e famiglie aquilane possano aver messo in piedi un meccanismo così diabolico nel momento in cui hanno capito che Properzi avrebbe perso contro di me.

Mi hanno chiesto di ritirarmi dalla competizione – ha svelato D’eramo, confermando le indiscrezioni delle ultime ventiquattrore -, ho rifiutato perché ho assunto un impegno con la città. Sono corretto e coerente, quindi non ho fatto e non farò neanche un metro in dietro rispetto al giuramento che ho ufficializzato di fronte a quasi cinquecento aquilani giovedì scorso.

Properzi non ha rispettato il patto che è stato stipulato nel momento in cui ha deciso di concorrere alle primarie – ha rincarato la dose l’assessore provinciale -, nominando anche un proprio rappresentante all’interno del comitato delle primarie. Questo mi fa pensare che se questo non fosse accaduto oggi, sarebbe potuto accadere dopo che io avrei vinto le primarie.

Ci riteniano liberi da ogni impegno assunto nei confronti di persone che non hanno coraggio di essere coerenti con le decisioni che hanno assunto.

Ci troviamo di fronte – ha aggiunto D’Eramo - alla più grande truffa che sia stata commessa ai danni della città e degli aquilani. Chiedo scusa io per conto di chi non lo farà né oggi né nei prossimi giorni, e che invece lo dovrebbe fare piegando la testa di fronte a cotanta incoerenza.

Credo che questa situazione allontanerà definitivamente la possibilità di accorciare quelle distanze tra politica e cittadinanza che con le primarie ci eravamo posti come obiettivo.

La mia coerenza mi impone di andare avanti per la strada che abbiamo tracciato perché non voglio tradire gli aquilani, compresi quelli che si riconoscono nel centrosinistra, per i quali nutro lo stesso rispetto di quello che nutro nei confronti di chi mi sostiene”.


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