Complice un piano regolatore vecchio di trent'anni, la città dell'Aquila è cresciuta disordinatamente ed a suon di varianti al prg e deroghe urbanistiche che hanno contribuito allo scempio di nuovi quartieri nati e sviluppatisi senza adeguate vie d'accesso, senza parlare del decoro urbano, che, potrebbe obiettare qualcuno, rientra nella soggettività di ciascuno.
Ma qui stiamo infatti discutendo dei metodi usati per raggiungere i propri obiettivi speculativi e non del merito architettonico, basti pensare agli importanti interventi contemporanei in città europee come Parigi.
Il fatto.
Fra i palazzi sette-ottocenteschi che circondano piazza Duomo, e di fianco alle famose Cancelle del 400, su di un palazzo sta sorgendo una vergognosa cupola d'acciaio, come l'ha definita un free press locale, che va a pregiudicare la veduta della settecentesca Chiesa del Suffragio, meglio conosciuta come chiesa delle Anime Sante.
La realizzazione della cupola sembrerebbe, come al solito, frutto di una variante urbanistica, successiva alla sua esecuzione, e quindi non prevista nel progetto originale.
Protagonista dello scempio l'imprenditore Gabriele Valentini, già consigliere comunale di An, che ha acquistato l'ex palazzo delle Poste, oggetto dell'intervento che ha visto, oltre alla realizzazzione della cupola d'acciaio all'ultimo piano, la sopraelevazione dell'intero edificio.
Il tutto nel silenzio delle istituzioni preposte al controllo, se non con la loro complicità, e fra la rabbia dei residenti della zona. Da evidenziare che la Soprintendenza ai Beni architettonici e artistici sta eseguendo, a venti metri di distanza, il restauro della Chiesa di San Marco.
Per i semplici cittadini senza santi in paradiso, dunque, il solito subire.
(MS)