L'Aquila, mercato in evoluzione dopo il buon punto di Pisa. Ecco i nomi

Che rimonta e quanto rammarico per quell’ occasione sciupata sul finale. Ma il punto di ieri a Pisa ha restituito morale e fiducia nei propri mezzi all’ Aquila. Che grazie ad una ripresa di grinta e cuore, ha dimostrato di saper ancora puntare al risultato attraverso il gioco. Per giunta, rimontando per la prima volta in campionato (era accaduto spesso il contrario) un risultato negativo. 

Lasciano ben sperare le prestazioni degli ultimi arrivati Pià e Libertazzi. Così come è tornato ad accendersi quel Frediani che sta soffrendo parecchio i campi pesanti. L’ impressione è che questo gruppo, se puntellato con dovizia e senza fare follie, possa ancora divertire gli aquilani.

Torna d’ attualità, perciò, l’ argomento mercato. Che anche per questa settimana sarà in evoluzione. Di Nicola è stato chiaro. Un paio di colpi dipenderanno anche dalle dinamiche in uscita e, probabilmente, arriveranno nell’ ultima settimana utile. Salvo accelerazioni. Facciamo il punto reparto per reparto.

Difesa. Servono due terzini. A sinistra il nome è sempre quello: Matteo Liviero. Tramontata l’ ipotesi Rapid Vienna, sta vagliando col procuratore un paio di sondaggi di serie B. Cerca rilancio e vuole giocare, perciò se nelle prossime ore non riceverà garanzie tecniche, allora si potrebbe anche quagliare con L’Aquila. Alternative? Tanti i nomi sul taccuino. Paolo Frascatore (‘92) della Roma in prestito al Pescara, ma è riottoso a scendere di categoria. Poi Tomi del Pavia (‘87), ma il club lombardo non vuole privarsene e De Vito dell’ Avellino, ’91 scuola Milan che sta trovando poco spazio in cadetteria.  

A destra è ormai sfumata la pista Bigoni. Il Cosenza non lo molla. Così come Bencivenga dal Lecce è approdato via Parma al Como. Perciò, il nome nuovo è Simone Sales, ’88 sempre in forza al Lecce dei Tesoro. Di casa in Prima Divisione, Sales è rimasto chiuso da D’Ambrosio. Il ragazzo vuole giocare, perciò potrebbe cambiare aria. Anche se il Lecce, dopo l’ addio di Bencivenga, dovrebbe trovare un’ altra alternativa a D’ Ambrosio (si fa addirittura il nome dell’ aquilano Damiano Zanon).  Inutile dire che in categoria la concorrenza è parecchia. Ma la solidità del rapporto tra i Tesoro e Di Nicola è risaputa. A giorni potrebbero esserci evoluzioni.

Centrocampo. Tutto ruota sulla posizione di Imperio Carcione. C’ è il Perugia che però non vuole spendere, c’ è il Lecce che però ha preso De Rose (incontrista, ad onor del vero). Tanti però, chissà se alla fine Imperio non rimanga in rossoblù. Se dovesse restare, non arriveranno altri registi. Le piste Cejas e Sacilotto sono aperte, ma se Pagliari dovesse continuare col 4-4-2, Ercole Di Nicola ha fatto capire che è inutile spendere per quel ruolo (LEGGI QUI). Se dovesse partire, le cose potrebbero cambiare. Ma anche in quel caso, non è detto che si punti su un giovane. Come Simone Calvano, ’93 scuola Milan fino a dicembre a Lanciano. Oggi avrebbe dovuto sostenere le visite mediche per l’ Albinoleffe,e L’Aquila potrebbe tentare un clamoroso inserimento. Staremo a vedere. 

Collegato alla situazione di Carcione, anche il ruolo d’ esterno. Se Carcione dovesse partire e per sostituirlo si puntasse su un giocatore esperto (discorso da valutare sempre con Pagliari in base al modulo), allora sugli esterni arriverà un giovane. Sempre in pole Diego Vettraino, ‘93 del Trapani.  

Se invece Carcione dovesse rimanere o se al suo posto dovesse arrivare un giovane di belle speranze, allora si punterà forte su un esterno esperto. Mario Pacilli è l’ eterno nome caldo, ma sull’ esterno di Torano è piombata forte la Cremonese. In alternativa Luca Giannone della Pro Patria, che proprio ieri ha messo a segno una tripletta e si è congedato dal pubblico di Busto Arsizio. Per la categoria è un talento, sta aspettando una chiamata dalla serie B, ma l’ unica offerta concreta è quella dell’ Aquila. Che rimane alla finestra.

Alessandro Fallocco