L'Aquila, parla Elio Gizzi. "Pensiamo al futuro"

Il pres a 360° su Catinali, Califano, De Luca e società

17 Febbraio 2012   10:43  

 L’ inaspettata sconfitta di Fondi, l’ iscrizione di Edoardo Catinali nel registro degli indagati nell’ ambito dell’ inchiesta “Last Bet”, le grane legate all’ ormai ex direttore tecnico Gianni Califano ed al vecchio fisioterapista rossoblù Emiliano De Luca. Ma anche l’ immediato futuro e le questioni societarie rossoblù. Ne abbiamo parlato con il presidente Elio Gizzi.

Presidente, partiamo dall’ ultima novità. Come riportato da quotidiani nazionali, tra i 41 nomi che il pm Di Martino ha iscritto nel registro degli indagati lo scorso 20 gennaio, figura anche Edoardo Catinali.

E quale è il problema? Noi l’ abbiamo preso per rafforzare la squadra. Se dovesse avere problemi vedremo, ma L’Aquila non c’ entra e non rischierebbe nulla.

Quanto al giocatore?

Figura in un elenco di 40 calciatori che stanno regolarmente giocando, sia in A che in B. Noi sulla cosa ci eravamo informati e abbiamo avuto rassicurazioni sia dal ragazzo che dal procuratore. Tra l’ altro, finora non ha ricevuto nessun avviso di garanzia. Insomma, fino a prova contraria, potrà scendere tranquillamente in campo.

Più che quella ordinaria, coi suoi tempi e le sue garanzie difensive, preoccupa la giustizia sportiva. Piuttosto sommaria e sbrigativa.

Sì ma nell’ ipotesi, ripeto, L’Aquila non rischia nulla. L’ unico disagio sarebbe perdere un centrocampista che per la categoria è un fenomeno.

In quel caso, sul contratto è prevista la rescissione consensuale?

Guardi, per delicatezza questa cosa non l’ abbiamo neanche affrontata. Sarebbe stato come riconoscerlo colpevole all’ atto della firma. Ma è chiaro che la cosa verrebbe naturale e scontata. E comunque, se posso aggiungere…

Prego.

Una domanda la rivolgo io a lei ed ai lettori: da quanti anni L’Aquila non ingaggiava un giocatore di serie B? Mi sarei aspettato interviste, articoli, video sulla sua carriera. E invece, ancora una volta, piuttosto che parlare delle qualità del ragazzo, tutti a sparare sentenze. Vi ricordate questa estate sempre con il calcio scommesse? Per qualche organo d’ informazione eravamo già condannati.

Domanda secca: questione Califano?

Se non un messaggio di dubbia provenienza nel corso della trasmissione televisiva di Laqtv, a noi non è pervenuta nessuna comunicazione da parte sua.

Comunque ha annunciato le sue dimissioni.

Ma io non ho mai firmato nessun contratto con Califano. No è mai stato un tesserato della società, piuttosto un collaboratore esterno di Ercole Di Nicola.

L’ ex fisioterapista De Luca, invece?

Ascolti, se io un lavoro lo faccio male, non me lo paga nessuno. Anzi, mi richiamano e me lo fanno rifare a mie spese.

Cosa vuole dire?

Emiliano dopo quattro anni secondo noi ha mancato di professionalità saltando alcuni allenamenti e partite. Abbiamo anche preso delle multe per la mancanza del fisioterapista in alcuni incontri ufficiali.

Lui però attraverso una nota inviata in redazione, ha lamentato il mancato rispetto degli accordi presi ad inizio stagione.

Nel gestire un rapporto economico non si può solo pretendere. Ci si siede a tavolino e si stabilisce cosa è stato fatto bene e cosa no.

Torniamo a parlare di calcio giocato. Il Gizzi pensiero sull’ Aquila di Fondi? 

L’ unica cosa che mi è piaciuta è stata la reazione al 2 a 0 nel primo tempo. Per il resto partita da dimenticare, anche sotto il profilo della direzione di gara.

Perché?

Pure stavolta sono passati sotto silenzio degli errori arbitrali che alla fine ti fanno la differenza. Il loro è stato un rigore che ci può stare ma che è generosissimo. A noi non è stato ravvisata una gomitata netta  in piena area su Improta.

C’ è da ritrovare immediatamente la retta via.

Sono convinto che ci rimetteremo in carreggiata già da domenica per andarci a giocare il derby a Chieti.

Con il tour de force che aspetta L’Aquila, il momento è estremamente delicato.

Bisognerà gestirlo con attenzione, ma il momento è delicato per tutti. E poi in vetta fai una sconfitta e ti ritrovi quarto, vinci e sei di nuovo in lotta promozione.

Cosa farà la differenza?

L’ ampiezza e la qualità delle rose.

L’Aquila ce l’ ha una rosa attrezzata a suo avviso?

Con i quattro innesti tra dicembre e febbraio credo di sì. Abbiamo colmato le lacune che avevamo individuato.  

Situazione societaria?

Ci stiamo lavorando.

E’ di poche parole, buon segno?

Guardi, io vorrei che fossero chiare tre cose: è stata effettuata la ricapitalizzazione, abbiamo rispettato le spettanze del trimestre, sarà mio interesse far entrare altri soci.

Presidente, andiamo con ordine.

Mercoledì dal commercialista abbiamo messo a punto tutta la documentazione necessaria alla ricapitalizzazione. Adesso resta da fare la comunicazione alla camera di commercio su nuovo capitale sociale e cda.

Quanto ai nuovi soci?

Avremmo voluto che qualcuno entrasse già a gennaio per affrontare insieme mercato e scadenze. Invece per le note vicende interne tutto quello che c’ era da fare invece l’ abbiamo dovuto fare con le nostre forze. Adesso assilli non ne abbiamo, quindi valuteremo con la massima attenzione.

Tempi?

I tifosi stiano tranquilli e la squadra serena, perché è nel mio interesse che tutto si concluda il prima possibile. Ma che ci voglia una settimana o un mese per scegliere i nuovi soci, non è importante. Anche perché la scelta di adesso è la scelta per il  futuro. Con chi entra adesso bisognerà pianificare già per il prossimo anno.

Gran riserbo sui nomi, ci dice qualcosa sulle percentuali dei nuovi ingressi?

Sulle quote non c’ è nessuna preclusione. L’ importante è che siano persone serie che vogliono investire sul calcio per passione, non per secondi fini. Sia chiaro che se  io potessi ridurre al 10% le mie quote, sarei il più felice del mondo.

Dice davvero?

Non è uno scherzo tenere in piedi una società quasi da solo. E poi nel calcio si vive anche d’ entusiasmo. Qua vi sembra che ci sia?

Alessandro Fallocco


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