L'Aquila: picchiata dal ragazzo ora rischia il processo per aver accusato ignoti
Picchiata davvero, anche se dal suo compagno e non da ignoti. E ora, per aver raccontato una balla, rischia persino il processo.
Molto probabilmente si è trattato di un gesto frutto dell'ingenuità e dell'inconsapevolezza, ma anche del timore nutrito nei confronti della famiglia, quello che ha spinto la studentessa pugliese a inventare una versione falsa da fornire agli investigatori per sottrarsi all'ira dei genitori che non avrebbero soprasseduto davanti all'enesima violenza subita dalla figlia per mano di quel fidanzato che non era mai stato accolto a braccia aperte in casa.
La giovane, che è stata denunciata per simulazione di reato, ora rischia il processo. Originaria di Foggia, studentessa all'Università dell'Aquila, lo scorso 21 novembre aveva riferito ai poliziotti della Questura d'essere stata picchiata e rapinata da due romeni mentre, intorno alle 17.00, transitava a piedi in via Alba Fucens.
La notizia fece scalpore. Pensate, un pugno in faccia per soli dieci euro. Ad opera, poi, dei soliti romeni sempre sotto l'occhio del ciclone.
Aveva raccontato di essere stata avvicinata dai due ragazzi che, dopo averla bloccata e dopo averla colpita con un pugno al volto, le avevano rubato il portafogli. Le indagini avviate dalla Squadra Mobile in seguito al grave episodio evidenziarono da subito alcune anomalie che determinarono gli investigatori della Sezione Antirapina ad effettuare ulteriori approfondimenti.
Ai poliziotti le ferite riportate dalla studentessa risultavano non del tutto compatibili con la ricostruzione del delitto cosi' come resa dalla vittima della rapina. I successivi accertamenti hanno permesso, infatti, di meglio definire i contorni della vicenda.
Sentitasi messa all'angolo, è stata poi la stessa ragazza ad ammettere come era davvero andate le cose. Le ferite riportate erano il risultato di un violento litigio, avvenuto per futili motivi, fra la giovane e il suo fidanzato.
Un episodio che sarebbe solo l'ultimo di una lunga serie. E la necessità di inventare una balla nasceva dall'esigenza di tenerlo nascosto ai genitori che, tra l'altro, gradivano poco il rapporto tra i due.
