L'Aquila post-sismica e rischio criminalità: la molotov accende il dibattito

20 Maggio 2011   11:12  

La molotov lanciata giorni fa davanti allo Shaman's Irish pub incendia il dibattito sulla sicurezza nella città dell'Aquila. Il timore è che i soldi della ricostruzione, il disagio economico post-sismico, l'arrivo in città di manovalanze provenienti da altre regioni e paesi possa determinare l'insediarsi di attività criminali da sempre sconosciute per una città come L'Aquila.

Non ha dubbi Luigi D’Eramo Segretario Regionale de La Destra:

“L’episodio della bottiglia incendiaria è l’ennesimo atto di delinquenza che deve far riflettere su come sta cambiando il volto del Capoluogo di Regione. A ciò va  aggiunta  la moltiplicazione di furti e rapine nelle case abitate e non, che  sta raggiungendo livelli seriamente preoccupanti. I cittadini aquilani sono terrorizzati e non si sentono più sicuri.”

Sulla stessa linea Carla Mannetti, Presidente del Circolo Progetto L’Aquila per il PDL:

“Abbiamo costituito un gruppo tecnico di lavoro con il fine di approfondire la problematica e proporre delle soluzioni che in tempi brevi possano cercare di arginare il fenomeno. Il sindaco dell’Aquila distratto dal produrre polemiche inutili e dannose, come al solito non ha ritenuto di porsi minimamente il problema sicurezza.  Mesi fa La Destra lo sollecitò a convocare d’intesa con il Prefetto una riunione con tutte le forze dell’ordine allo scopo di studiare le forme più veloci per arrestare questa escalation di violenza e delinquenza, dal 10 dicembre ad oggi solo il nulla”.


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