L'Aquila, prosegue occupazione asilo. Cialente: nessuno sgombero

Ma il Pdl insiste: si ripristini la legalità

31 Gennaio 2011   13:58  

Resistono al gelo della notte, pur di restare in possesso di quello che ormai va caratterizzandosi come un centro sociale polivalente.

L'asilo comunale di viale Duca degli Abruzzi a L'Aquila, occupato una decina di giorni fa da un gruppo di attivisti, ha già ospitato numerose assemblee e si propone come punto di riferimento per una socialità che nella città terremotata fa quotidianamente i conti con la grave carenza di spazi di aggregazione che non siano centri commerciali.

Dai cartelli affissi all'ingresso già si percepisce uno spirito di autorganizzazione che garantisca una convivenza civile: questo è un luogo aperto a tutti, hanno ripetuto più volte gli animatori, soprattutto quando hanno dovuto replicare a tutti quelli, centrodestra ma non solo, che hanno condannato e criticato – arrivando a denunciare – i responsabili dell'occupazione.

Così, la prima settimana è stata di rodaggio: per primo si è pensato naturalmente a cucina e dormitorio, ancora in fase di allestimento, invece, il laboratorio multimediale e la biblioteca – work in progress per eccellenza – , mentre si moltiplicano gli appuntamenti, proiezioni e dibattiti, che quotidianamente tengono impegnati i frequentatori della struttura.

E intanto, mentre molti auspicavano uno sgombero immediato, o almeno che questa come tutte le strutture comunali venisse assegnata tramite un bando, il sindaco Cialente esclude azioni di forza e garantisce anzi una soluzione ponte che consenta agli occupanti di proseguire le loro attività anche durante i lavori di ristrutturazione cui dovrà essere sottoposto lo stabile, tuttora inagibile a seguito del sisma. È allo studio – fa sapere il primo cittadino – la possibilità di predisporre un prefabbricato, a ridosso del centro storico, che possa soddisfare l'esigenza di spazi reclamata da giovani, comitati, associazioni durante il periodo dei lavori di sistemazione dell'edificio.

 

servizio Margo Signori
riprese e montaggio Alessandro Di Giacomantonio


PDL: DAL COMUNE DUE PESI E DUE MISURE

"Quinto Massimo Cialente ha ordinato: 'Nessuno sgombero per l’ex asilo di via Duca degli Abruzzi'. Pur di mantenere il controllo del suo vacillante Impero ha deciso di cedere l’edificio, un tempo adibito alla formazione dei 'puer', a un piccolo manipolo di agitatori e mistificatori di professione, in cambio del sostegno per il prossimo rinnovo del Consiglio dell’Impero, il cui esito appare alquanto incerto". Così Alfonso Magliocco e Roberto Santangelo del Pdl.
"Il sindaco ancora una volta dimostra non soltanto la propria sufficienza nell’affrontare questioni delicate senza calcolarne le conseguenze, ma anche la non conoscenza delle procedure.
Infatti, da oggi, - spiegano Magliocco e Santangelo - ogni singolo cittadino o associazione, in nome di un qualsivoglia 'bisogno' (abitativo, sociale, etc.) può liberamente occupare spazi pubblici, i cui costi sono a carico della collettività tutta che per ovvi motivi non potrà usufruire di tali spazi.
In secondo luogo il sindaco omette che l’ordine di sgombero esiste già in quanto lo stabile è inagibile a causa del sisma e pertanto gli abusivi possono essere allontanati senza nessun nuovo atto, come peraltro avvenuto per altri cittadini sorpresi nelle proprie abitazioni inagibili.
Due pesi e due misure, dunque, che dimostrano come il comportamento del sindaco sia dettato soltanto dal tentativo di accaparrarsi i consensi e i favori degli abusivi.
Chiediamo alle autorità competenti - concludono - di procedere allo sgombero dell’ex asilo in base ad un’ordinanza già esistente e di ripristinare una situazione di legalità che qualche amministratore e 'cittadino confuso' a parole predica, ma nei fatti smentisce".

GIOVANE ITALIA: DAL COMUNE TOLLERANZA INCOMPRENSIBILE

"Sono molti gli aquilani che avanzano più di una perplessità circa il comportamento che il comune sta adottando in merito all’occupazione dalla sede dell’asilo in via Duca degli Abruzzi. E’ inspiegabile - dice Alessandro Manetta della Giovane Italia - questa estrema tolleranza, ma ancor di più è inconcepibile che la si giustifichi per garantire la 'pace sociale'. Quest’ultima dovrebbe essere tutelata solamente dal rispetto delle regole, invece in questo caso, viene estorta da un’azione illecita di alcuni di individui che, al mantenimento della pace sociale proprio non ne sembrano interessati.
L’occupazione dello stabile di proprietà comunale è un atto di prepotenza perpetrato ai danni della città, che a questo punto non chiede nessun atto di forza se non il ripristino della legalità. Bene che il Sindaco stia riflettendo su come utilizzare l’edificio di proprietà, soprattutto se si prende in considerazione il fatto che il comune sta pagando cospicui fitti mensili per contratti di locazione; potrebbe quindi valutare la possibilità di destinare la sede dell’asilo per ospitare una parte degli uffici comunali sparsi per la città".


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