L'Aquila, registrazione ancora in corso. Soprattutto in zona gol...
Il debutto dal sapore quantomeno agrodolce dell'Aquila contro il Gubbio ha messo in netta evidenza quale sia lo stato di preparazione dei rossoblù, per quanto il caldo e l'orario di inizio costituissero ostacoli di natura non trascurabile.
Tali fattori, tuttavia, sono certamente esistiti anche per gli umbri, bravi dal canto loro a supplire alle minori doti tecniche generali con una sapietne organizzazione tattica ed una buona capacità di resistenza agli assalti dei padroni di casa nella seconda frazione.
Ciò che è emerso dalla gara, dunque, è la condizione generale con ogni probabilità non ancora allo stadio definitivo degli uomini di Giovanni Pagliari, che per quanto abbiano beneficiato di varie importanti opportunità per andare a segno solo a tratti hanno davvero convinto e fatto valere la maggiore caratura rispetto agli avversari, che in ogni caso non hanno di fatto portato alcun pericolo alla porta di Zandrini.
Le occasioni mancate, poi, hanno evidenziato meccanismi ancora da registrare in fase offensiva: tolto il clamoroso palo colta da Francesco Corapi con una spettacolare rovesciata (complice forse un'impercettibile deviazione del portiere umbro), i rossoblù si sono resi colpevoli di troppe imprecisioni negli ultimi metri, forse figlie di giunture e riflessi ancora condizionati dalla preparazione, che però potrebbero fare la differenza nel prosieguo del torneo, specie per quel che concerne le zone nobili della classifica in cui L'Aquila intende navigare.
Lorenzo Ciccarelli
